Il rapporto Consumer & IndustryLab di Ericsson offre un quadro aggiornato sul modo in cui le aziende stanno lavorando per la propria transizione al mondo nuovo, formattato sul digitale e sempre più staccato dal cordone ombelicale con la carta. Questo percorso ha conseguenze ben più radicali e profonde di quanto non ci si immagini, ma la sua ineluttabilità è al tempo stesso una certezza: le aziende hanno il dovere preciso di lavorare per approdare quanto prima a metodi e strumenti nuovi in ogni fase di lavorazione.
Consumer & IndustryLab
Nell’ottica di quell’ineludibile cambiamento al quale Mario Draghi raccomandava di fare i conti già fin da metà 2020, le aziende si trovano in questo 2021 a dover impattare su una realtà profondamente mutata, nella quale le modalità di lavoro stanno cambiando ed alla quale occorre reagire con due ingredienti legati a doppio filo: digitalizzazione e dematerializzazione. Due facce della stessa medaglia, punto di arrivo e di partenza della transizione che porta le informazioni dai supporti fisici a quelli elettronici, ma soprattutto paradigmi del mondo che arriva e del mondo che ci sta per lasciare.
“Oggi“, spiega Ericsson, “quasi 7 imprese su 10 delle intervistate hanno raggiunto o superato la metà del loro percorso di dematerializzazione. Invece che focalizzarsi sull’ufficio, 6 aziende su 10 prevedono di passare alla realtà estesa (XR), e, più specificamente, ai dispositivi di realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR), cloud e tecnologia mobile“. E continua, sottolineando l’importanza della connettività in un contesto di questo tipo: “Con questo cambiamento, la connettività cellulare sarà un fattore chiave per la transizione al lavoro da remoto e per una maggiore redditività. Oltre ai risparmi sulla manutenzione degli uffici, le aziende potranno facilmente creare nuove filiali, avvalersi di personale all’estero o gestire un’attività di e-commerce basata su cloud in tutto il mondo con soluzioni cloud“.
La digitalizzazione rappresenta un’enorme opportunità per aumentare la produttività e la sostenibilità delle aziende. Infatti, la tecnologia digitale è un fattore chiave per affrontare grandi sfide come ridurre le emissioni di CO2 e l’utilizzo di materiali
Anders Erlandsson, Head of IndustryLab, Ericsson Consumer & IndustryLab
Il cambiamento che abbiamo di fronte attinge ad efficienza e sostenibilità quali nuovi paradigmi progettuali, ma è tessuto di profondi cambiamenti delle abitudini e ciò non potrà far altro che determinare profondi cambiamenti sotto molti punti di vista (sociali, organizzativi, nell’urbanistica, nella mobilità e altro ancora). Sempre e comunque, la connettività sarà al centro del cambiamento come elemento abilitante, senza il quale non si può far altro che restare arroccati sul “vecchio”. Banda larga e 5G non sono più mera necessità in termini di performance: sono il limite tra un dentro e un fuori, un prima e un dopo.