Sarà Ericsson a mettere mano alla rete Wind Tre in Italia per trasformarla in quella che il gruppo auspica come la rete dalle migliori performance nel paese. La notizia è importante per tutte le parti in causa: per Ericsson, che riafferma la propria leadership sulla strada verso il 5G; per Wind Tre (da poche ore unite sotto la nuova proprietà cinese di Hutchison), poiché delinea le ambizioni del gruppo partendo da una scommessa di qualità; per 31 milioni di abbonati che oggi sono già sotto una rete per la quale si sta investendo in innovazione.
L’accordo con Ericsson è stato annunciato nell’ottica di una modernizzazione della Radio Access Network su tutto il paese tramite l’implementazione del porfolio Ericsson Radio System (ERS) , tale che possa offrire la miglior esperienza utente possibile in termini di quantità di banda e di tempi di latenza. Non solo: le nuove componenti sono già pensate per la rivoluzione 5G, quindi di fatto si tratta di un primo passo verso la nuova dimensione della rete che si prevede all’orizzonte ormai entro pochi anni. I lavori avranno inizio a partire dal mese di ottobre.
Si tratta di una scelta che ha alcuni retroscena complessi, legati più alla geopolitica che non alla mera tecnologia: si tratta di retroscena legati al ruolo di ZTE ed ai rapporti con gli Stati Uniti di Donald Trump, al ruolo di Ericsson nei precedenti rapporti con Wind Tre in ottica 5G, ad una scelta preannunciata che solo in queste ore è diventata realtà. Ericsson, insomma, coglie al volo una opportunità importante per lo sviluppo della rete in Italia e consente peraltro ad un gruppo europeo di alzare la voce sul fronte delle reti di nuova generazione. Per Ericsson si tratta di un impegno ormai proiettato al lungo periodo, con i primi incoraggianti risultati già in arrivo in termini di mercato IoT.
La strada verso la “Networked society” al centro della mission aziendale di Ericsson, insomma, passa anche e soprattutto per l’Italia.