Il 5G non è soltanto una evoluzione quantitativa del 4G, ma introduce anche una serie di caratteristiche e vantaggi che ad oggi non sono ancora stati espressi appieno sul mercato. Ne è un esempio la dimostrazione che Ericsson e Google hanno dato dello slicing, uno strumento che potrà cambiare in modo importante il modo in cui la connettività viene intesa e sfruttata.
Lo slicing del 5G (qui una guida approfondita), infatti, consente di creare modi differenti per l’accesso alla banda, potendo così ottimizzare le singole fruizioni per avere sempre le migliori risorse a disposizione. Per molti versi si tratta di un patto trasversale che permette di sfruttare le migliori risorse in un dato momento, responsabilizzando utenti, operatori e sviluppatori attraverso un protocollo che consenta di delimitare priorità e caratteristiche della connessione in uso.
Slicing door
L’esempio è così descritto da Ericsson, gruppo che su questa caratteristica delle reti di nuova generazione sta lavorando approfonditamente ormai da molto tempo, sulla base dell’esperimento condotto con l’azienda di Mountain View:
Nel profilo utente di un dispositivo sono stati resi disponibili due diversi tipi di porzioni di rete, oltre a quella predefinita a banda larga mobile (MBB). Gli sviluppatori di app possono ora richiedere la categoria di connettività (latenza o larghezza di banda) di cui avrà bisogno la loro applicazione, in base alla quale e verrà selezionata una slice appropriata, le cui caratteristiche sono definite dalla rete mobile. In questo modo è possibile dare priorità alla latenza o alla larghezza di banda, in base ai requisiti dell’applicazione. Ad esempio, l’applicazione potrebbe utilizzare una slice a bassa latenza predefinita dalla rete mobile per il gioco online, oppure una slice ad alta larghezza di banda predefinita per lo streaming o la partecipazione a videochiamate ad alta definizione.
Il tutto è stato sperimentato su base Android 13, su dispositivi Google Pixel 6 Pro in ambiente di Interoperability Device Testing. L’obiettivo principale è quello di dimostrare come sia possibile gestire in modo differenziato le connessioni aziendali attraverso una computazione intelligente del traffico, generando valore per queste ultime con procedure automatiche:
Android 13 consentirà anche di utilizzare fino a cinque slice definite dall’azienda per il profilo di lavoro del dispositivo. Nelle situazioni in cui non sono disponibili regole USRP, i carrier possono configurare la loro rete in modo che il traffico delle applicazioni del profilo di lavoro possa tornare a una connessione APN (Access Point Name) aziendale preconfigurata: ciò significa che il dispositivo manterrà sempre una connessione dati mobile separata per il traffico aziendale, anche se la rete non supporta la consegna URSP.
Così Monica Zethzon, Head of Solution Area Packet Core di Ericsson:
Poiché i carrier e le imprese cercano di ottenere un ritorno sugli investimenti nelle reti 5G, la capacità di fornire un’ampia e variegata selezione di casi d’uso è di fondamentale importanza. Gli operatori e le aziende che possono offrire ai clienti la flessibilità di sfruttare porzioni di rete su misura sia per il lavoro che per i profili personali su un singolo dispositivo Android, stanno offrendo una vasta gamma di usi diversi di questi device. Confermando che le nuove funzionalità di network slicing offerte da Android 13 funzioneranno pienamente con la tecnologia di rete Ericsson, stiamo compiendo un significativo passo avanti nell’aiutare l’intero ecosistema mobile a sfruttare concretamente il vero valore del 5G.