Per comprendere cosa sia stata la rivoluzione mobile degli ultimi decenni basti pensare al fatto che gli adulti di oggi sono nati in un’epoca in cui nessuna persona al mondo aveva a disposizione un dispositivo portatile con cui collegarsi, parlare, navigare, informarsi; oggi, a distanza di pochi anni, quando al mondo si calcolano ormai circa 7,8 miliardi di persone viventi, si stima che siano attive 6 miliardi di sottoscrizioni a connessioni di telefonia mobile.
Ericsson Mobility Report, Q2 2020
La stima del nuovo Ericsson Mobility Report, relativo al secondo trimestre del 2020, ha la forza dei grandi numeri e consente di comprendere il perimetro di questa incredibile rivoluzione, nella quale siamo oggi tutti completamente immersi. A rimanerne fuori sono al momento 1,8 milioni di persone, ma occorre fare la tara escludendo i bambini in età pre-adolescenziale: il risultato è che gran parte del mondo risulta a questo punto connesso, pur con tutte le valutazioni etiche ed economiche (non sempre positive) che ne possano scaturire. Complessivamente Ericsson conta 7,9 miliardi di utenze attive, numero che comprende anche quelle aziendali o doppie SIM.
Il 57% della popolazione mondiale connessa è attiva su reti LTE, mentre 80 milioni sono già abilitati alla quinta generazione: il 5G sta dunque crescendo rapidamente e con ogni probabilità, una volta scontato l’inatteso stop legato al Covid, si tratterà di vera e propria esplosione a livello globale. Una nuova accelerazione sta dunque per giungere, spingendo oltre la velocità con cui il mobile permea le vite di tutti i giorni, rende il mondo più piccolo e sovverte ordini secolari con la forza della velocità con cui fluiscono informazioni, immagini, amicizie, contratti, acquisti e quant’altro.
La crescita degli utenti è importante, ma ancor più radicale è l’impennata del traffico consumato: i picchi registrati durante la primavera 2020 sono ovviamente qualcosa di eccezionale, ma la regola è confermata e l’ascesa si conferma ad altissima velocità. Trattasi di traffico legato in molti casi al consumo video, agli streaming e alle videochiamate, tutta materia che impone reti di maggior capacità ed uno sbocco ormai più che naturale a quello che il 5G consentirà rispetto alla generazione precedente.