Il difficile anno e mezzo che ci apprestiamo a lasciarci alle spalle non sarà mai del tutto archiviato: abbiamo imparato una lezione (si spera) e abbiamo fatto nostre nuovi abitudini, adottate inizialmente in modo forzato, divenute via via una nuova normalità. Vale anche per quelle legate a interazioni e dinamiche online, come testimonia lo studio The Future of Urban Reality condotto e pubblicato da Ericsson.
Ericsson: il report The Future of Urban Reality
È la più grande ricerca di questo tipo mai realizzata, capace di rappresentare le opinioni di 2,3 miliardi di persone distribuite in 31 mercati a livello globale, prendendo in considerazione esperienze, preoccupazioni, sfide e opportunità, proiettando inoltre lo sguardo al 2025 per esaminare le aspettative dei consumatori relative alla realtà urbana. Questi i punti chiave tra quelli emersi.
- Priorità ridefinite: qualsiasi attività considerata di routine si sposterà online entro il 2025, quattro consumatori italiani su dieci 0 si aspettano di utilizzare l’e-learning o la didattica a distanza per aggiornare le loro competenze e circa un terzo dei consumatori crede che tutte le attività di intrattenimento si svolgeranno online. Solo il 18% dei consumatori crede invece che ordinerà la spesa principalmente online in futuro.
- Aspettative contrastanti: il 71% si aspetta un aumento dei livelli di stress nella società, più della metà crede che sarà necessario destreggiarsi tra più lavori per mantenere un reddito decente e il 48% teme che robot che sfruttano l’IA causeranno la perdita del lavoro a molte persone. Allo stesso tempo, sei su dieci si aspettano di condurre una vita più sana e il 42% ritiene che i principali eventi di intrattenimento, culturali e sociali si svolgeranno su piattaforme online.
- Privacy: oggi un consumatore italiano su cinque si sente preoccupato per la privacy online, entro il 2025 saranno sette consumatori su dieci, di tutte le fasce d’età, professioni e competenze tecnologiche.
- Shopping locale: spinti in parte dalle preoccupazioni ambientali, il 53% dei consumatori italiani prevede che nel futuro prediligerà l’acquisto di un numero maggiore di prodotti locali.
- Ambiente e mobilità: la maggior parte ritiene che dovrebbero essere rese accessibili opzioni di trasporto più sostenibili, ma solo uno su tre indica che si asterrà dal volare per viaggi di piacere.
- Tempo speso online: il tempo trascorso online aumenterà in media di 10 ore a settimana entro il 2025.
La maggiore presenza online, dovuta anche all’adozione su larga scala di smart working e didattica a distanza, dovrebbe inoltre colmare il divario tra i cosiddetti utenti “moderati” e “avanzati”. Queste le parole di Zeynep Ahmet, Senior Researcher per ConsumerLab di Ericsson Research
Durante la pandemia, l’ICT ha permesso ai consumatori di continuare a gestire numerosi aspetti della propria vita. Le nostre ultime ricerche mostrano che questa situazione sarà la nuova normalità per il futuro. Questa tendenza permette di dare maggiore priorità agli aspetti più importanti della vita, sia che si tratti di passare più tempo con i propri cari sia che si tratti di avere uno stile di vita più sano. Nel ruolo di abilitatori, è chiaro che sia le reti mobili che gli sforzi di inclusione digitale giocheranno un ruolo cruciale nella costruzione delle società di resilienti, inclusive ed eque di domani.