Milano – I profani probabilmente non gradiranno ma 6mila occhi di 3mila chirurghi seguiranno su Second Life un’operazione di ernia inguinale , un intervento in diretta Internet che sarà messo a disposizione anche di 300 infermiere di sala operatoria, ovvero ai partecipanti ad un incontro organizzato all’Auditorium di Roma per il Congresso Palazzini e a coloro che vi si collegheranno dall’esterno.
Gli intervenuti, trasformati in avatar, sfrutteranno Second Life anche per condividere opinioni e suggerimenti.
Tutto questo, però, non è che il primo passo . Lo ha dichiarato in un comunicato Giorgio Palazzini, primario di Chirurgia al Policnico Umberto I di Roma, secondo cui entro pochi anni “gli operatori sanitari potranno beneficiare di questa tecnologia in termini di studio e di conoscenza dei nuovi presidi e prodotti”.
Second Life , dunque, sempre meno “seconda vita” e sempre più strumento di conoscenza? Sembrano decisi i medici che si stanno impegnando su questo fronte, grazie al 3D dell’ambiente e alle possibilità di interazione che offre. Non c’è solo SL nei piani proposti dal Congresso Palazzini , ci sono tutti i nuovi strumenti di rete, la possibilità di connettere e far incontrare chirurghi ed esperti di tutto il Mondo, nonché discutere, per quanto riguarda il Belpaese, dei problemi che affliggono la Sanità pubblica.
Il futuro a breve prevede la sperimentazione di nuove tecnologie come – sottolinea Palazzini -il lancio in anteprima mondiale della trasmissione in Full HD senza impiegare il satellite, e l’utilizzo in chirurgia della tridimensionalità e dell’ambientazione di Second Life in uno spazio apposito dove è possibile testare di persona le enormi potenzialità del nuovo mondo virtuale”.
In programma al Congresso decine di interventi “in diretta web”, da sale operatorie che si trovano in molti diversi paesi (Giappone, USA, Corea, Russia, Italia e altri ancora).