Futronic , azienda di Hong Kong specializzata in soluzioni tecnologiche biometriche, ha realizzato un nuovo lettore di impronte digitali in grado di sopperire ad alcune tra le principali debolezze finora evidenziate dalla lettura biometrica. Non solo: da qualche giorno ha l’approvazione ufficiale del Federal Bureau of Investigation.
Le sue doti di rilievo sono la possibilità di distinguere tra un dito umano vivo o morto e la capacità di non fornire falsi positivi su presentazioni di dita finte, calchi in plastilina o qualsiasi altro fantasioso metodo per forzarne il consenso elettronico.
Leggero (150 grammi) e di dimensioni ridotte (66 x 66 x 29 mm), si collega con il PC tramite la normale interfaccia USB 2.0 ed ha lo scanner protetto da un vetro spesso 14 millimetri , resistente ai graffi e agli urti. La scansione avviene ad una risoluzione di 480×320 pixel e, all’interno, l’apparato alloggia 16 KB di memoria per uso applicativo.
In rete si sta diffondendo un certo tam-tam su questo apparecchio, non tanto per le sue doti quanto per le linee guida progettuali in base alle quali è stato concepito: nel realizzarlo, l’azienda si è attenuta alle indicazioni definite dallo standard FIPS 201 , redatto e recentemente aggiornato dal NIST (National Institute for Standards and Technology) statunitense. Lo standard è stato definito nel quadro della Direttiva Presidenziale HSPD-12 , che stabilisce i criteri per garantire un protocollo obbligatorio di identificazione in ambito governativo.
Rispettare le indicazioni contenute in questi documenti ha consentito a Futronic di vedere comparire l’apparecchio nell’elenco di quelli certificati dal Biometric Center of Excellence di FBI e di aspirare, così, alla candidatura quale fornitore di periferiche di input per iniziative avviate dai governi, come il Next Generation Identification . Al momento, nulla è trapelato sui costi.
“Siamo lieti che l’FS88 risponda alla certificazione PIV-071006. È la conferma del nostro impegno a lungo termine nello sviluppo dei prodotti. Abbiamo avuto successo nel campo biometrico consumer e commerciale. Con questa certificazione di FBI, siamo ora in grado di fornire le nostre soluzioni biometriche a progetti avviati dai governi in tema di gestione delle identificazioni”, ha detto nel comunicato stampa YM Jiang, vice presidente dell’area marketing dell’azienda.
Marco Valerio Principato