ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, ha intenzione di realizzare un chatbot in stile ChatGPT. L’obiettivo è quello di dar vita a un agente IA a cui sottoporre richieste come Puoi realizzare una mappa di classificazione estremamente accurata delle coltivazioni in Kenya?
oppure Gli edifici nella mia strada stanno crollando?
. Lo si legge nel comunicato stampa ufficiale che questa settimana ha annunciato il progetto.
IA e osservazione della Terra: un chatbot per ESA
Le informazioni restituite dal sistema non saranno basate su quelle raccolte online e utilizzate per l’addestramento di modelli come GPT di OpenAI. Impiegheranno come punto di partenza il materiale validato scientificamente e frutto delle osservazioni della Terra effettuate dall’agenzia stessa. Il grado di affidabilità sarebbe dunque ben diverso.
Stando a quanto dichiarato da Giuseppe Borghi, numero uno del laboratorio Φ-lab di ESA, Il concetto di un assistente digitale per l’osservazione della Terra può fornire una vasta gamma di informazioni da varie fonti e costituisce una prospettiva allettante
.
L’obiettivo è dunque quello di far leva sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale per trarre maggior valore dai dataset complessi generati dagli strumenti attivi nell’osservazione del nostro pianeta. Una pratica fino a oggi delegata quasi esclusivamente al fattore umano.
Alcune sperimentazioni su questo fronte sono già state effettuate. Una, ad esempio, riguarda l’iniziativa I*STAR. È co-fondata dal programma InCubed di ESA. Si occupa dello sviluppo di una piattaforma IA per monitorare eventi come i terremoti e le eruzioni vulcaniche, al fine di ottimizzare l’acquisizione dei dati da parte di chi gestisce i satelliti in orbita. Ancora, lo strumento SaferPlaces AI (di nuovo supportato da InCubed), crea mappe delle zone interessate dalle inondazioni che possono essere rapidamente messe a disposizione dei team incaricati delle operazioni di emergenza. Quest’ultimo è stato impiegato in seguito all’alluvione che lo scorso anno ha colpito l’Emilia-Romagna.
Anche la ricerca scientifica, dunque, potrà beneficiare delle evoluzioni di questo settore.