Il primo volo del vascello Intermediate eXperimental Vehicle (IXV), nell’ambito di un progetto fortemente supportato dall’Italia, con il contributo dell’ASI e il coordinamento di Thales Alenia Space, è stato un successo, ha annunciato la European Space Agency (ESA). Ora l’agenzia è un passo più vicina al raggiungimento dell’obiettivo finale: dotarsi di un mezzo di trasporto spaziale riutilizzabile, per trasferire materiale e astronauti da e verso la Stazione Spaziale Internazionale o l’atmosfera terrestre.
IXV è stato lanciato dalla Guiana Francese nelle scorse ore, a bordo di un razzo vettore Vega a tre stadi: il mini-shuttle ha raggiunto un’altitudine di oltre 400 chilometri, procedendo poi con il viaggio di ritorno fino a impattare “dolcemente” nelle acque dell’Oceano Pacifico, al largo delle isole Galapagos.
#IXV La salle de contrôle chez @thalesgroup à Turin qq mn avant splashdown #100minutemission @esa_ixv pic.twitter.com/C3haDmZLSe
— Espace & Exploration (@spaceexplore) 11 Febbraio 2015
Tutto ha funzionato come previsto, e i sensori del mini-shuttle, una struttura lunga cinque metri che nella sua forma attuale serviva soprattutto a testare le capacità di volo e di resistenza strutturali, hanno registrato i dati che serviranno agli ingegneri di ESA per far evolvere il progetto di velivolo riutilizzabile.
L’agenzia spaziale europea ha infatti la necessità di diventare “indipendente” rispetto alla concorrenza, come NASA e Roscosmos, e quello che manca per raggiungere tale indipendenza è appunto un mezzo capace di trasportare personale e materiali in orbita senza dover ricorrere a “passaggi” da parte di terzi.
Al momento le capsule spaziali della linea Soyouz sono l’unico mezzo utilizzabile dagli astronauti per raggiungere la ISS, anche se gli americani lavorano da tempo al progetto Orion per non parlare dell’aereo sperimentale “segreto non segreto” noto come X-37B .
Sul fronte del business spaziale privato, infine, ci sono novità anche per SpaceX: l’azienda di Elon Musk ha lanciato con successo il satellite Deep Space Climate Observatory (DSCOVR), sistema che avrà il compito di tenere sotto controllo le condizioni “atmosferiche” del Sole per meglio prevenire disagi e pericoli alle strumentazioni terrestri sensibili agli sbalzi delle energie elettromagnetiche sprigionate dalla stella gialla. Unica pecca del lancio, il ritorno del razzo vettore Falcon 9: sarebbe dovuto atterrare su una piattaforma semovente nell’oceano ma è finito in acqua a causa del tempo avverso.
Landing on a stormy sea pic.twitter.com/7EY25g3IU5
– Elon Musk (@elonmusk) 12 Febbraio 2015
Alfonso Maruccia