Anche ESA apre ai voli spaziali commerciali, così come già fatto dalla sua controparte d’oltreoceano NASA. Lo annuncia oggi l’agenzia europea, con un comunicato in cui fissa per la conferenza Space 19+ che andrà in scena a novembre la data per il rilascio di ulteriori informazioni in merito. Il programma messo in campo prende il nome di Commercial Space Transportation Services and Support (C-STS).
ESA: C-STS e voli spaziali commerciali
L’intenzione è quella di offrire a qualunque realtà privata la possibilità di affidarsi alle competenze e alle infrastrutture ESA per raggiungere lo spazio e lì condurre il proprio business. Pensiamo ad esempio ai tanti progetti legati alla messa in orbita di satelliti destinati agli impieghi più disparati (anche per fornire servizi di connettività alla Terra), senza dimenticare l’interesse che si sta muovendo nei confronti del turismo spaziale, ormai quasi una realtà. Il programma fornirà inoltre l’accesso ai centri Business Incubation gestiti dall’agenzia spaziale europea, spazi dove sperimentare e far crescere le idee: ce n’è anche uno in Italia, il BIC Lazio.
Il comunicato diramato oggi da ESA fa inoltre riferimento alla volontà di riconoscere finanziamenti e supporto economico agli stati che sceglieranno di ospitare spazioporti all’interno del loro territorio. Il Regno Unito ne ha già messo in cantiere uno, il primo del vecchio continente, localizzato in un’area remota della Scozia: verrà utilizzato, tra gli altri, dalla statunitense Lockheed Martin. Altri saranno realizzati successivamente nella Cornovaglia, nella Contea di Argyll e nel Galles.
Al fine di dimostrare quali siano le potenzialità di business legate a un servizio di questo tipo, la European Space Agency ha indetto lo scorso anno una call for ideas, selezionando poi i tre concept più interessanti: un veicolo spaziale per il corretto posizionamento dei satelliti basato su propulsione elettrica (SpaceTug), uno strumento per la rimozione dei detriti in orbita (Chaser) e un razzo per il lancio delle strumentazioni più piccole da impiegare come alternativa economica alle soluzioni attuali (Miura 5).