Una nuova circolare del Ministero della Salute ha chiuso una falla in quello che era un problema di principio alla vigilia dell’entrata in vigore delle restrizioni legate al Green Pass. L’intervento ministeriale, infatti, pone fine al limbo in cui erano stati inizialmente lasciati quei cittadini che, pur volendo vaccinarsi, non avrebbero potuto procedere a causa di patologie pregresse che rendono sconsigliabile la vaccinazione stessa: l’avvento del Green Pass e l’impossibilità a vaccinarsi crea una zona grigia nel quale non poche persone si son trovate a chiedersi cosa avrebbero potuto o non potuto fare.
Esenzioni e Green Pass: le decisioni
“Nel caso in cui la vaccinazione stessa venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea“, quindi, sarà possibile avere una “Certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-COVID“. Tale certificazione può essere emessa in via temporanea con validità fino al 30 settembre 2021 e “sulla base delle valutazioni cliniche, verrà aggiornata quando sarà avviato il sistema nazionale per l’emissione digitale delle stesse per consentirne la verifica digitale“. Fino al 30 settembre i certificati saranno rilasciati in formato cartaceo, dopodiché sarà avviata la piattaforma per la registrazione ed il rilascio digitale degli stessi.
Solo l’emissione digitale e l’eventuale piena integrazione con il Green Pass (al quale andrà aggiunto un nuovo meccanismo di accettazione dell’Authcode che preveda questo tipo di eccezioni) potrà probabilmente rendere le esenzioni pienamente valide per il possesso di un Certificato Verde vaccinale Covid-19. Nel frattempo, sempre in via temporanea, saranno le esenzioni regionali a far fede in caso di controlli.
Nella stessa circolare, lo stato di gravidanza viene escluso dalle situazioni in cui il vaccino viene sconsigliato. Tuttavia “qualora dopo valutazione medica si opti per rimandare la vaccinazione, alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione“.
Leggendo tra le righe è possibile immaginare che si attende il mese di ottobre per avere un sistema di esenzione digitale pienamente funzionante e tale da poter consentire l’aggiornamento dei Green Pass contemplante l’intera casistica esistente. Alle persone esentate si chiederanno tuttavia misure di cautela maggiori, con l’uso di mascherine e distanziamenti utili a salvaguardare la propria salute e quella altrui pur in assenza di specifiche limitazioni. L’uso del condizionale resta d’obbligo visto che ad oggi non ci sono ancora stati riferimenti precisi di correlazione tra l’esenzione al vaccino ed il rilascio del Green Pass: sarà la politica a sciogliere presto questo nodo per fare chiarezza definitiva sulla questione.