ESET, gruppo operante a livello globale nel mercato della cybersecurity, ha chiuso ogni rapporto con la Russia. L’azienda, nel definire “sconcertante” la decisione russa di invadere l’Ucraina, ha annunciato “l’interruzione di tutte le nuove vendite a qualsiasi individuo, azienda e organizzazione in Russia e Bielorussia“.
ESET, “niet” alla Russia
L’azienda aveva già interrotto anzitempo la collaborazione con ogni ente governativo (o correlati), ma ora chiude anche ai privati e chiude le porte al confine. Il comunicato che annuncia la scelta denuncia con forza le colpe della Federazione russa ed annuncia inoltre una serie di meritevoli interventi in aiuto di utenti e aziende ucraini:
- Supporto umanitario per la popolazione ucraina. La Fondazione ESET ha creato un fondo iniziale di 500.000 euro per aiutare i cittadini dell’Ucraina attraverso un mix di sostegno diretto e donazioni alle ONG (in particolare la Fondazione INTEGRA e l’UNICEF). Come azienda e comunità, ESET ha raccolto le donazioni dei dipendenti e ha incoraggiato i suoi collaboratori a fare volontariato attivo nelle loro comunità, equiparando all’orario lavorativo le attività di volontariato per scopi umanitari, e sta anche sostenendo i membri del personale del partner ucraino e le loro famiglie con aiuti diretti e continui, compresi alloggi, denaro e generi di consumo.
- Lavorando a stretto contatto con gli specialisti del supporto tecnico del proprio partner ucraino, ESET ha esteso l’assistenza ai clienti per garantire la continuità dei servizi sul posto.
- L’azienda sta inoltre fornendo gratuitamente ai clienti ucraini i propri prodotti di fascia più alta ed estendendo, senza alcun costo, le licenze che stanno per scadere di tutti i clienti presenti nel Paese.
Non una scelta voluta, ma una scelta dovuta:
In qualità di maggior vendor non russo di soluzioni per la protezione degli endpoint presente sul mercato russo, ESET non sottovaluta la decisione di interrompere nuovamente le nuove vendite in Russia e Bielorussia, tuttavia, la priorità dell’azienda è quella di sostenere ulteriormente l’Ucraina e il suo popolo. Pertanto, per rappresentare al meglio la propria posizione e il sostegno ai partner europei nella difesa informatica e le priorità condivise di sicurezza digitale, ESET ha deciso di muoversi in questa direzione. Ulteriori misure sono in fase di valutazione e saranno annunciate a tempo debito.
ESET si aggiunge pertanto alla lunga lista di sanzioni tecnologiche inflitte in queste settimane: il mercato russo si impoverisce di un ulteriore importante attore e questa volta succede in un ambito particolarmente delicato quale quello della sicurezza online