Windows 10 è ancora il sistema operativo più popolare, ma il supporto terminerà tra circa 9 mesi. Su molti computer non è possibile installare Windows 11, quindi aumenteranno notevolmente i rischi per la sicurezza. ESET consiglia agli utenti di passare a Linux, se non sono rispettati i requisiti hardware minimi del sistema operativo di Microsoft.
Linux è un’ottima alternativa
In base ai dati rilevati a dicembre da StatCounter, il market share di Windows 11 è pari al 34,12%, in diminuzione rispetto al mese precedente. La quota di mercato di Windows 10 è invece aumentata al 62,7%, nonostante l’imminente fine del supporto (14 ottobre 2025). I cybercriminali aspettano proprio questa scadenza per sferrare attacchi che possono avere conseguenze disastrose.
Microsoft ha introdotto nuovi requisiti hardware per Windows 11. Alcuni di essi possono essere aggirati con vari tool, come Rufus. Due sono invece obbligatori (PopCnt e SSE4.2) per installare Windows 11 24H2 e non esiste nessun “trucco”. ESET evidenzia i pericoli per la sicurezza, se non viene installato Windows 11 o acquistati nuovi computer, tra cui attacchi ransomware, spionaggio e furto di dati.
La situazione è più “drammatica” rispetto a Windows 7. La maggioranza degli utenti aveva già installato Windows 10 prima della fine del supporto. Windows 11 è invece installato su pochi computer. Gli utenti privati potrebbero sfruttare il supporto esteso (solo per un anno), ma i costi per le aziende sono elevati (raddoppiano per ogni anno successivo).
ESET consiglia quindi di installare Linux sui vecchi PC non compatibili con Windows 11. Attualmente il suo market share è pari al 4,13%. Potrebbe aumentare entro fine anno proprio con l’aiuto di Microsoft. Molte aziende usano però applicazioni che supportano solo Windows, quindi il passaggio a Linux è impossibile. L’unica alternativa (costosa) è sostituire tutti i PC.