Esopianeti: la NASA ha catalogato il numero 5.000

Esopianeti: la NASA ha catalogato il numero 5.000

La NASA ha festeggiato un importante pietra miliare: l'esopianeta numero 5.000 è stato inserito all'interno del loro archivio.
Esopianeti: la NASA ha catalogato il numero 5.000
La NASA ha festeggiato un importante pietra miliare: l'esopianeta numero 5.000 è stato inserito all'interno del loro archivio.

Gli astronomi hanno aggiunto l’esopianeta numero 5.000 all’Archivio degli Esopianeti della NASA: si tratta di un grande traguardo per l’Agenzia, ed è stato annunciato proprio nella giornata di ieri. Mentre quindi avanza il progetto del Telescopio Webb, questa importante pietra miliare fa ben sperare.

Con esopianeti ricordiamo si parla di pianeti che girano attorno ad altre stelle che non siano il nostro Sole: è per questo molto importante pensare che averne trovati 5.000 è qualcosa di davvero eccezionale.

NASA festeggia l’esopianeta numero 5.000

Questi esopianeti sono di varie tipologie: si passa da rocciosi come la nostra Terra a gassosi larghi più volte Giove e persino qualcosa di più particolare. come dice il laboratorio che si occupa di queste cose, il Jet Propulsion Laboratory (JPL), ci sono anche “super-Terre” grandi più volte il nostro pianeta o “mini-Nettuno” (ovvero più piccoli di Nettuno). Non mancano infine pianeti che orbitano attorno a due stelle, o addirittura corpi celesti che girano attorno ad una stella ormai morta.

esopianeti

L’archivio di esopianeti della NASA si trova nel California Institute for Technology (CalTech) e per entrare al suo interno un esopianeta deve superare due metodi di analisi diversi, oltre che finire su un articolo scientifico. Il primo esopianeta è stato scoperto attorno al 1990, quando non c’era ancora nello spazio il telescopio Webb e da allora sono stati aggiunti tanti altri esopianeti, arrivando oggi a superare la soglia dei 5.000.

Jessie Christiansen, science lead all’archivio degli esopianeti della NASA, ha detto:

Di 5.000 esopianeti che conosciamo, 4.900 sono situati a qualche migliaio di anni luce da noi. Pensare che siamo distanti dal centro della galassia ben 30.000 anni luce fa anche capire quanti pianeti ancora non abbiamo scoperto, almeno tra i 100 e i 200 miliardi. È qualcosa di pazzesco.

Ora Webb migliorerà ulteriormente questo lavoro, oltre che permetterà di avere ulteriori dettagli su questi esopianeti tra cui atmosfera, composizione e tante altre informazioni utili a catalogarli e classificarli all’interno dell’archivio.

Fonte: Space
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Pubblicato il
22 mar 2022
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