Un esperimento attuato in modo silente e remoto da Google nel proprio browser ha causato nei giorni scorsi un malfunzionamento di Chrome se eseguito all’interno di ambienti virtualizzati come Citrix: schede completamente bianche e software del tutto bloccato. Il problema ha creato non pochi grattacapi, soprattutto in ambito business agli amministratori IT. Il gruppo di Mountain View, raccolte le segnalazioni, si è scusato per l’accaduto ed è tornato sui propri passi.
Chrome: l’esperimento e il crash
La ragione è da ricercare nell’attivazione del flag relativo alla funzionalità denominata WebContents Occlusion che si occupa di sospendere la gestione delle tab quando l’utente è attivo in una finestra diversa rispetto a quella di Chrome, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo delle risorse. Una caratteristica tenuta in fase beta per circa cinque mesi e che nei giorni scorsi bigG ha deciso di attivare senza alcun avviso anche nelle versioni stable del browser.