Metti insieme un numero non indifferente di account con le spunte blu su Twitter, un’immagine creata in modo piuttosto realistico dall’IA generativa e una fake news: il potenziale disastro è servito. Nelle ore scorse, diversi profili del social network in possesso del badge (uno dei quali spacciandosi per Bloomberg), hanno condiviso la fotografia del Pentagono in fiamme, in seguito a un’esplosione. Immediatamente, i mercati hanno fatto registrare un ribasso, salvo poi correggere il tiro quando è stata resa nota la natura artefatta della fotografia.
Fake IA: non c’è stata alcuna esplosione al Pentagono
In realtà, l’edificio in cui ha sede il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti è perfettamente integro. Non ci sono stati incidenti. Qualcuno ha fin da subito fatto notare alcuni dettagli dello scatto potenzialmente riconducibili a una composizione curata dall’intelligenza artificiale. Altri hanno segnalato la stranezza della mancata condivisione di altre foto o di altri video. I buoi erano però già scappati, il messaggio già passato, il post virale.
Anche l’account ufficiale di Russia Today (@RT_com), seguito da oltre tre milioni di persone nel mondo, ha condiviso l’immagine, affiancandole la descrizione Segnalazioni di un’esplosione vicino al Pentagono, a Washington DC
, salvo poi eliminarla.
Non appena la situazione si è ingigantita, autorità e forze dell’ordine sono intervenute. Di seguito, quanto condiviso dai Vigili del Fuoco della Contea di Arlington, dove si trova il Pentagono.
@PFPAOfficial and the ACFD are aware of a social media report circulating online about an explosion near the Pentagon. There is NO explosion or incident taking place at or near the Pentagon reservation, and there is no immediate danger or hazards to the public. pic.twitter.com/uznY0s7deL
— Arlington Fire & EMS (@ArlingtonVaFD) May 22, 2023
Secondo quanto riportato da Insider, la vicenda ha innescato un immediato -0,26% dei mercati, poi subito recuperato.
Considerando l’appuntamento con le Presidenziali USA del prossimo anno, temiamo di poter assistere ad altri episodi in cui l’IA generativa sarà impiegata con finalità non propriamente nobili, per creare e diffondere contenuti riconducibili a campagne di disinformazione. Dopotutto, il partito repubblicano ha già scelto questa strada per commentare la ricandidatura alla Casa Bianca di Joe Biden, seppur esplicitandolo. Il rischio è concreto e riconosciuto dallo stesso CEO di OpenAI, Sam Altman, che a tal proposito ha invocato la definizione di regole apposite.