Roma – La banca è una di quelle istituzioni che sulla sicurezza e la gestione della sicurezza costruisce la propria immagine. Quando si viene alle banche online, poi, la capacità di sapersi dotare di apparati innovativi e sicuri diviene decisiva per vincere la naturale diffidenza degli utenti. Ma ogni sforzo può venire vanificato da un “errore umano”.
Proprio di errore umano parlano in queste ore gli imbarazzati responsabili dell’istituto Bank of the West , istituto responsabile per aver esposto online gli indirizzi email di migliaia dei propri clienti.
La causa, oltre ad una leggerezza imperdonabile, è da ricercarsi nell’assenza di un sistema di gestione automatico della messaggistica della banca. Ed è così accaduto che lunedì Bank of the West abbia avvertito i propri clienti online che il prossimo weekend i sistemi sarebbero stati sospesi per consentire alcuni aggiornamenti. Uno di questi avvertimenti era un’email che nel campo “To” (“A:”) elencava in chiaro la bellezza di più di 3.300 indirizzi email di altrettanti clienti.
In una nota, l’istituto di credito ha sottolineato: “Siamo profondamente spiacenti che a causa di un errore umano il vostro indirizzo email non sia stato nascosto. Abbiamo attivato le necessarie procedure per assicurarci che in futuro non succeda di nuovo”.
Va detto che tra errori umani, attacchi di cracker o guasti di sistema incidenti di questo tipo accadono spesso. Uno dei maggiori, che si ricordano in queste ore sulle cronache, è quello accaduto ad Amazon.com a marzo 2001. Anche in quell’occasione non bastò l’imbarazzo a salvare la situazione…