Brasile: carica file per errore, esposti dati per milioni di pazienti COVID-19

Esposti i dati dei pazienti COVID-19 in Brasile

Il caricamento accidentale di un file su GitHub ha esposto le informazioni appartenenti a milioni di pazienti COVID-19 brasiliani.
Esposti i dati dei pazienti COVID-19 in Brasile
Il caricamento accidentale di un file su GitHub ha esposto le informazioni appartenenti a milioni di pazienti COVID-19 brasiliani.

Grave incidente di sicurezza in Brasile dove l’erroneo caricamento di un file ha portato a esporre informazioni strettamente personali e sensibili di milioni di pazienti COVID-19. Coinvolto anche il presidente Jair Bolsonaro nei mesi scorsi affetto dalla malattia, così come i suoi familiari e altri esponenti della politica locale.

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Stando alla ricostruzione di quanto accaduto la responsabilità sembra da attribuire a un dipendente dell’ospedale di San Paolo che per motivi ancora da accertare ha eseguito l’upload su GitHub di un file con le credenziali per il login a due database governativi (E-SUS-VE e Sivep-Gripe). Presenti al loro interno nomi, cognomi, indirizzi di residenza, documenti d’identità e cartelle cliniche. Non è difficile immaginare quali siano le potenziali ripercussioni sulla privacy degli incolpevoli diretti interessati.

L’analisi degli archivi sembra includere dati sia per coloro che dopo essere entrati in contatto con il coronavirus hanno manifestato sintomi lievi sia per coloro che invece sono stati ricoverati. Il file incriminato è stato prontamente rimosso dalla piattaforma e le credenziali modificate, ma non è dato a sapere se nel frattempo qualcuno sia riuscito ad accedervi per scaricare i database. I rischi per i pazienti sono vari: dal furto d’identità ai raggiri.

Un’ennesima dimostrazione di quanto il livello di attenzione di chi opera nell’ambito dell’healthcare non debba mai venire meno. Il settore è sempre più colpito nell’ultimo periodo da attacchi di vario tipo, a partire da quelli ransomware che nel peggiore dei casi può tradursi concretamente nella morte dei pazienti.

Fonte: ZDNet
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Pubblicato il
30 nov 2020
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