Il primo paese al Mondo ad aver consentito la partecipazione via Internet ad elezioni nazionali, l’Estonia, fa ora i conti con quello che le autorità considerano uno strepitoso successo: segnala Reuters come un elettore estone su 30 abbia deciso di ricorrere al suffragio da casa anziché recarsi ai più tradizionali seggi elettorali.
Al 28 febbraio, giorno in cui chi votava via Internet poteva esprimersi per le elezioni che si sono chiuse ieri e che riguardavano il rinnovo del Parlamento nazionale, più di 30mila cittadini sui circa 940mila aventi diritto hanno scelto l’opzione Internet , sfruttando un sistema di voto che secondo le autorità è sicuro.
In un lungo approfondimento Wired ha analizzato il voto estone riportando le dichiarazioni di esponenti della Commissione elettorale del paese secondo cui “lo scopo è di rendere le cose più facili alla gente, di aumentare la partecipazione al voto”, anche se “nessuno ha ancora mai potuto dimostrare che il voto elettronico aumenti la partecipazione, così non è possibile saperlo davvero. Ma di certo questo dà a tutti una possibilità in più”.
Ma il vero punto su cui si annodano i dibattiti in rete in questi giorni è la sicurezza del sistema : ad esempio OSCE , fa sapere al Deutsche Welle di vedere lo sviluppo dell’e-vote “con scetticismo, con molti funzionari che dubitano del livello di protezione e sicurezza delle informazioni”.
E questa è la posizione prevalente in molti paesi, visto che al giornale tedesco anche il ministro degli Interni di Berlino, Annette Ziesig, spiega che “il voto elettronico, per ragioni giuridiche e tecniche, al momento non risponde ai requisiti richiesti per le elezioni politiche in Germania”.
Tra le altre esternazioni riportate da Wired anche quelle dei responsabili tecnici del progetto estone, che dichiarano: “Ci si fida di trasferire soldi su Internet, e non ci si fida di esprimere il proprio voto? Non credo”. Un’affermazione che non mancherà di finire sotto la lente degli esperti di sicurezza di mezzo mondo.