È intervenuto pubblicamente per evitare pericolosi fraintendimenti: il governo di Addis Abeba non ha alcuna intenzione di criminalizzare l’utilizzo di Skype e più in generale di tutti i servizi VoIP . Gli utenti africani potranno dunque comunicare liberamente tra personal computer o dispositivi mobile .
Alla metà dello scorso giugno, l’allarme era scattato insieme all’intervento della divisione locale di Reporters Sans Frontières : i netizen locali, secondo organizzazione, avrebbero rischiato fino a 15 anni di prigione per una sola chiamata tramite Skype . Misure adottate per la tutela della sicurezza nazionale e del monopolio detenuto da Ethio Telecom , unico provider d’Etiopia.
Shimeles Kemal, tra i principali portavoce del governo locale, ha ora sottolineato come le nuove misure legislative servano solo ed esclusivamente a stroncare le numerose attività illecite nel settore delle telecomunicazioni. Ovvero quelle dei provider non autorizzati .
In sostanza, la nuova legge andrà a criminalizzare lo sfruttamento dei servizi di telecomunicazioni da parte degli ISP che non hanno ottenuto la licenza a livello centrale . Secondo lo stesso Kemal, il governo etiope avrebbe perso il corrispettivo di circa 40 milioni di euro per le attività illecite degli operatori indipendenti.
Ovvero di quei provider che di fatto bypassano il monopolio di Ethio Telecom per offrire agli utenti la possibilità di effettuare chiamate internazionali a costi differenti . “I cittadini potranno tranquillamente usare Skype per chiamare all’estero”, ha assicurato il portavoce del governo.
Mauro Vecchio