La finale di Euro 2020 che ha visto l’Italia uscire a testa alta dal confronto con l’Inghilterra è stata seguita dagli immancabili e legittimi sfottò che, in caso di match tanto importanti, accompagnando l’uscita di scena della squadra perdente. C’è chi però si è spinto oltre, sfociando nel razzismo, prendendo di mira atleti come Rashford, Sancho e Saka che hanno fallito i tiri dal dischetto. A rendere, se possibile, ancor più grave il comportamento, il fatto che gli attacchi siano giunti da utenti inglesi.
Attacchi razzisti via social ai calciatori inglesi
Un’ondata di odio ha investito i calciatori, tanto da chiamare in causa il premier Boris Johnsos con il tweet di seguito e la federazione inglese con un comunicato che condanna fermamente l’accaduto, definendolo disgustoso
e dichiarandosi intenzionata a punire i responsabili.
Questa squadra inglese merita di essere lodata come si fa con gli eroi, non abusata in modo razzista sui social media. I responsabili di questo spaventoso abuso dovrebbero vergognarsi di sé stessi.
This England team deserve to be lauded as heroes, not racially abused on social media.
Those responsible for this appalling abuse should be ashamed of themselves.
— Boris Johnson (@BorisJohnson) July 12, 2021
La vicenda ha di nuovo portato molti a chiamare in causa direttamente le piattaforme, chiedendo loro di adottare un approccio attivo per evitare che possano verificarsi situazioni di questo tipo. Twitter ha reso noto di aver rimosso circa un migliaio di post in 24 ore e di aver sospeso in modo permanente diversi profili, Facebook ha manifestato l’intenzione di fare altrettanto nel minor tempo possibile. Le autorità hanno avviato un’indagine per risalire ai responsabili.
Siamo a conoscenza di alcuni commenti offensivi e razzisti pubblicati suo social, diretti ai calciatori in seguito alla finale di Euro 2020. Questi abusi sono del tutto inaccettabili e intollerabili, saranno oggetto di indagine.
We’re disgusted that some of our squad – who have given everything for the shirt this summer – have been subjected to discriminatory abuse online after tonight’s game.
We stand with our players ❤️ https://t.co/1Ce48XRHEl
— England (@England) July 12, 2021
Qui sopra la replica condivisa dall’account ufficiale del team inglese, l’unica possibile, al termine di una competizione che, nonostante qualche titubanza di troppo nelle prime gare, ha visto all’inizio del match decisivo i membri di entrambe le formazioni inginocchiarsi proprio nel nome della lotta alla discriminazione.