Il tanto atteso Euro digitale, il cui lancio per alcuni analisti, legislatori e promotori potrebbe avvenire anche a fine 2023, si sta avvicinando sempre di più. A fine maggio abbiamo parlato delle discussioni e dei test controllati in corso in Europa, con la collaborazione del Garante europeo della protezione dei dati e del Comitato europeo per la protezione dei dati. L’ultimo step che sta avvicinando questa valuta digitale ai nostri portafogli, però, è l’effettiva approvazione della proposta di legge da parte della Commissione europea.
L’Euro digitale si avvicina
A confermarlo in un intervento sul Corriere della Sera è Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea e prossimo presidente della Banca d’Italia, assieme a Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Entrambi scrivono che il passaggio all’economia digitale deve avvenire introducendo il contante in forma digitale, e l’Euro digitale combinato al contante tradizionale è la soluzione perfetta al fine di consentire a chiunque di scegliere il suo metodo di pagamento preferito, da Lisbona a Helsinki.
La proposta approvata dalla Commissione cosa determina, esattamente?
Anzitutto, definisce l’euro digitale come “valuta digitale della banca centrale” emessa dalla BCE e disponibile al grande pubblico, dal valore stabile e scambiabile direttamente al valore nominale con euro contante. Ogni moneta sarà garantita direttamente dalla Banca centrale europea e verrà distribuita a cittadini e imprese da banche e altri prestatori di servizi come Poste o Comuni.
L’obiettivo di questa valuta europea è quello di garantire l’accesso a una forma pubblica di moneta digitale ovunque nell’area dell’euro, con lo stesso livello di privacy del contante. Sarebbe, in definitiva, un unico mezzo di pagamento utilizzabile in tutta l’area dell’euro con ricezione e invio istantaneo tutti i giorni, anche in assenza di una connessione Internet, dando persino la possibilità di accedervi a chi non dispone di un conto bancario.
Tuttavia, chiariscono Panetta e Dombrovskis, il lancio entro il 2023 non avverrà. Le basi legali ora dovranno essere esaminate da Parlamento e Consiglio, per poi preparare, sviluppare e sperimentare la nuova moneta al fine di rilasciarla ai consumatori “almeno non prima del 2028”.