EuroHPC JU (European High-Performance Computing Joint Undertaking) ha annunciato che l’Italia ospiterà un computer quantistico. Gli altri paesi sono Repubblica Ceca, Germania, Spagna, Francia e Polonia. I computer verranno integrati nei supercomputer esistenti, formando una rete che coprirà tutta l’Europa. Per l’iniziativa sono stati stanziati oltre 100 milioni di euro, il 50% dei quali proviene dai fondi UE, mentre l’altra metà dai 17 paesi che partecipano a EuroHPC.
Un computer quantistico in Italia
I computer quantistici sono in grado di eseguire calcoli ad una velocità impossibile per i computer tradizionali. In poche ore possono risolvere problemi complessi relativi a diversi settori tra cui salute, cambiamento climatico e logistica, rispetto a mesi o anni richiesti dai sistemi attuali, consumando anche meno energia.
I computer quantistici saranno installati nei sei paesi entro la seconda metà del 2023 e verranno utilizzati per:
- lo sviluppo rapido ed efficiente di nuove medicine, grazie alla creazione di un “gemello digitale” di un corpo umano su cui condurre sperimentazioni virtuali di farmaci
- la risoluzione di complessi problemi di logistica e di programmazione per aiutare le imprese a risparmiare tempo e carburante
- lo sviluppo e la possibilità di testare in un ambiente virtuale nuovi materiali come polimeri per aerei, convertitori catalitici per automobili, celle solari o superconduttori a temperatura ambiente, in grado di immagazzinare energia a tempo indeterminato
I computer avranno hardware e software interamente europei per sfruttare la tecnologia sviluppata nell’ambito delle iniziative quantistiche finanziate dall’UE, dei programmi di ricerca nazionali e degli investimenti privati. Ricercatori accademici e operatori dell’industria potranno accedere ai sei computer quantistici, ovunque si trovino in Europa. Il loro numero aumenterà in futuro.
Questi sono i 17 paesi che partecipano all’iniziativa EuroHPC: Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Finlandia, Svezia e Norvegia.