Fermare la macchina della propaganda controllata da Putin. È questo l’obiettivo dichiarato da Ursula von der Leyen, che ieri ha ufficializzato la decisione di bloccare in tutta Europa la ricezione delle trasmissioni del canale RT (ex Russia Today) e dell’agenzia Sputnik. Rientra nell’elenco delle contromosse attuate Bruxelles in conseguenza all’avanzata della Russia nel territorio ucraino.
Guerra in Ucraina: l’Europa blocca RT e Sputnik
Nel suo intervento, che riportiamo di seguito in forma tradotta, il Presidente della Commissione Europea non fa ricorso a giri di parole e cita direttamente la volontà di interrompere la diffusione nel vecchio continente di bugie per giustificare la guerra
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Metteremo al bando la macchina dei media del Cremlino nell’Unione Europea. Russia Today e Sputnik, controllati dal Governo, così come le loro sussidiarie, non saranno più in grado di diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Putin. Stiamo sviluppando gli strumenti attraverso i quali mettere al bando la loro dannosa e tossica disinformazione in Europa.
Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, le homepage internazionali raggiungibili agli indirizzi rt.com e sputniknews.com risultano ancora accessibili dall’Italia. Non è dato a sapere quali siano le tempistiche necessarie per assistere al ban vero e proprio.
Oltre all’inasprimento delle sanzioni contro il Cremlino (e contro la Bielorussia di Lukashenko, ritenuta complice), da Bruxelles è giunta la conferma della volontà di finanziare la fornitura di armi alle forze impegnate nella difesa del territorio ucraino e di accogliere i civili in fuga dal paese. L’Europa chiude inoltre il proprio spazio aereo alla Russia, con un blocco che interessa non solo le compagnie di bandiera, ma anche i jet privati. Applicato poi un giro di vite ai suoi asset finanziari.
Nei giorni scorsi, alcuni big del mondo online, a partire da YouTube, si sono attivati fermando la monetizzazione di alcuni canali russi tra i quali rientra anche quello di RT.