Parlamento e Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sulle nuove regole che prevedono il ban del cosiddetto greenwashing e dell’obsolescenza precoce (o programmata). L’obiettivo della Commissione europea è fornire informazioni più trasparenti ai consumatori e ridurre la spazzatura elettronica attraverso una maggiore riparabilità dei prodotti.
Vietati greenwashing e obsolescenza precoce
La proposta di aggiornare le norme a tutela dei consumatori è stata presentata dalla Commissione europea quasi 18 mesi fa. Il Consiglio e il Parlamento hanno adottato i rispettivi mandati negoziali il 3 e 11 maggio 2023. La settimana scorsa hanno raggiunto un accordo provvisorio. Ora servirà l’approvazione definitiva prima del recepimento da parte degli Stati membri (entro 24 mesi dall’entrata in vigore).
In seguito all’accordo tra Consiglio e Parlamento è stato aggiornato l’elenco delle pratiche commerciali vietate, aggiungendo quelle relative al greenwashing e all’obsolescenza programmata. Queste sono le principali pratiche non consentite:
- affermazioni ambientali generiche (ad esempio, “ecologico”, “naturale”, “biodegradabile”, “climaticamente neutro” o “eco”) senza la prova della prestazione ambientale eccellente
- comunicazioni commerciali relative ad un bene con caratteristiche che ne limitano la durabilità
- affermazioni basate su sistemi di compensazione delle emissioni secondo cui un prodotto ha un impatto neutro, ridotto o positivo sull’ambiente
- etichette di sostenibilità non basate su schemi di certificazione approvati o stabiliti dalle autorità pubbliche
- dichiarazioni di durabilità in termini di tempo o intensità di utilizzo in condizioni normali, se non provate
- sollecitare il consumatore a sostituire i materiali di consumo, come le cartucce di inchiostro della stampante, prima del necessario
- indicare gli aggiornamenti software come necessari, anche se migliorano solo le funzionalità
- presentare la merce come riparabile quando non lo è
Sono inoltre previste nuove etichette per aumentare la visibilità delle informazioni sulla garanzia. I produttori possono anche indicare l’eventuale estensione gratuita oltre i due anni.