Internet non può essere il Selvaggio West: la posizione dell'Europa

L'UE a Google: Internet non è il Selvaggio West

In attesa delle nuove bozze per il Digital Services Act e il del Digital Markets Act è andato in scena un incontro tra Thierry Breton e Sundar Pichai.
L'UE a Google: Internet non è il Selvaggio West
In attesa delle nuove bozze per il Digital Services Act e il del Digital Markets Act è andato in scena un incontro tra Thierry Breton e Sundar Pichai.

L’Europa ha intenzione di introdurre nuove regole che dovranno essere rispettate dalle realtà del mondo online, chiamando in causa direttamente i colossi d’oltreoceano che operano nel vecchio continente. È questo in estrema sintesi quanto comunicato da Thierry Breton, Commissario Europeo per il Mercato Interno e i Servizi della Commissione von der Leyen, in occasione del suo meeting da remoto con Sundar Pichai.

Europa: Breton a Pichai sui big del mondo online

L’incontro è andato in scena dopo che da Mountain View è trapelato un documento inerente una “strategia da 60 giorni” messa in campo da Google e dalla parent company Alphabet proprio per contrastare la possibilità di veder introdotti nuovi paletti nella zona UE. Il CEO si è scusato per l’accaduto. Queste le parole di Breton, dalle quali emerge una presa di posizione piuttosto netta e ben definita.

Internet non può rimanere un Selvaggio West: abbiamo bisogno di regole chiare e trasparenti, un contesto prevedibile e un giusto equilibrio tra diritti e doveri. Tutto ciò che è autorizzato offline dovrebbe esserlo online e tutto ciò che è proibito offline dovrebbe essere messo al bando online. La posizione dell’Europa è chiara: chiunque è benvenuto nel nostro continente finché rispetta le nostre regole.

Il 2 dicembre verranno presentate le nuove bozze del Digital Services Act (già citato su queste pagine a settembre) e del Digital Markets Act. Prevista l’introduzione dell’obbligo di condivisione di alcune informazioni con i concorrenti e con le autorità oltre al divieto di promuovere i prodotti e i servizi con modalità che potrebbero risultare lesive di una sana competizione sul mercato. L’obiettivo è anche quello di favorire l’ingresso e la crescita di nuovi player continentali.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
13 nov 2020
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