Costringere il visitatore ad accettare i cookie per effettuare l’accesso a contenuti e informazioni online è pratica non consentita. Lo ha stabilito (ribadito) il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati con un documento pubblicato nei giorni scorsi. Il vecchio continente mette ancora una volta nero su bianco la propria bocciatura ai cosiddetti cookie wall.
Cookie wall: il secco no dell’Europa
EDPB ha definito nuove linee guida che i gestori dei siti dovranno adottare, anche per conformarsi a quanto prevede il GDPR e non incorrere in eventuali sanzioni. Uno dei passaggi più importanti è quello che riguarda lo scrolling: in nessun caso l’azione può essere interpretata come un’accettazione dei termini per l’utilizzo dei cookie.
Servirà invece il consenso esplicito, libero e informato come si legge in una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea dell’ottobre scorso in cui si afferma inoltre che “una casella di spunta preselezionata è pertanto insufficiente”.
Questa la teoria. Come abbiamo già visto nel recente passato, l’adozione delle misure stabilite non è sempre immediata né definitivamente efficace. Servirà con tutta probabilità del tempo e non è da escludere l’ipotesi di vedere comparire altri metodi in grado di aggirare le nuove imposizioni così come già avvenuto per quelle precedenti, nel nome del tracking, della profilazione e dell’advertising.