La Commissione Europea sarebbe al lavoro sull’introduzione di nuove normative con l’obiettivo di limitare o quantomeno mantenere sotto controllo l’impiego dei sistemi di sorveglianza e riconoscimento facciale basati su algoritmi IA. Al momento usare il condizionale è d’obbligo poiché mancano conferme ufficiali in merito.
Riconoscimento facciale, oltre il GDPR
A riportarlo il Financial Times, che cita fonti rimaste anonime, ma ritenute a conoscenza della proposta avanzata da Bruxelles. L’intento sembra essere quello di fissare paletti ancora più stringenti rispetto a quelli previsti dal GDPR che già proibisce la raccolta di informazioni biometriche al fine di identificare una persona specifica. La normativa andrebbe ad applicarsi sia alle aziende sia ad autorità e forze di polizia, immaginiamo con alcune eccezioni necessarie ad esempio per lo svolgimento delle indagini.
Ursula von der Leyen, nuovo Presidente della Commissione Europea, ha già dichiarato la volontà di intervenire entro i primi 100 giorni del suo mandato sul tema legato alle implicazioni etiche dell’intelligenza artificiale. Non è dato a sapere se la proposta di legge di cui si parla oggi sia in qualche modo collegata a quanto affermato dalla politica tedesca.
Dell’impiego del riconoscimento facciale nei servizi online erogati nel vecchio continente si è parlato nel 2016 quando Facebook introdusse Moments: allora l’Europa intevenne obbligando il social di Zuckerberg a non identificare le persone ritratte nelle fotografie, citando questioni legate alla privacy. Per qualche strana coincidenza, proprio ieri il gruppo di Mountain View ha avviato il rollout nel territorio europeo di una funzionalità integrata in Google Foto che permette di organizzare le immagini in base a chi vi è immortalato.