La comunità virtuale di EVE Online sta sperimentando prime forme di e-democracy: i gamer del celebre MMORPG ad ambientazione spaziale vogliono un sindacato .
EVE Online è infatti un gioco di ruolo basato su un mondo permanente, dove più di 200mila utenti di tutti i paesi si confrontano con un ambiente in stile StarTrek. A maggio, come riporta Associated Press , vi saranno le prime elezioni auto-organizzate. L’obiettivo è quello di creare un comitato di nove rappresentanti che si relazioni direttamente con l’editore islandese CCP Games . Insomma, una rappresentanza democratica che possa curare gli interessi della comunità.
Forme di auto-governo sono già state sperimentate in altri giochi online – ad esempio su A Tale in the Desert i giocatori potevano scrivere le Leggi, votarle e anche farle poi applicare – ma EVE Online è l’unico MMORPG nel quale si sia scelta la strada della rappresentanza.
Il cosiddetto “Council of Stellar Management” non sarà un organo legislativo, ma solo un comitato rappresentativo che ogni sei mesi si confronterà con l’editore. Incontri che serviranno per proporre progetti di sviluppo, fare richieste e discutere su ogni eventuale aggiornamento che riguardi il gioco. “È arrivato il momento di coinvolgere i giocatori in un progetto di comunicazione formale per incidere direttamente sullo sviluppo della loro società”, si legge nel comunicato rilasciato da CCP, ricco di riferimenti a Charles-Louis de Montesquieu e John Locke.
La società islandese ha confermato di aver voluto promuovere questa idea già dallo scorso anno per favorire lo sviluppo dell’ambiente di gaming. Inizialmente però un dipendente CCP aveva selezionato una serie di giocatori, senza coinvolgere l’intera comunità. Il favoritismo non è stato gradito, così alla fine ha prevalso il progetto di elezione democratica. Una grande conquista che però, nel rispetto anche del gioco , prevede il voto di scambio, la coercizione e altre pratiche che nella realtà non sono considerate legali. Persino il diritto di voto può essere barattato.
Insomma, si tratta di una prima forma di e-democracy piuttosto rozza. Anche se la campagna elettorale, forse, sfrutterà armi decisamente all’avanguardia. EVE Online vanta infatti un sistema economico piuttosto avanzato, con un economista full-time che si occupa di evitarne il collasso.
Quasi come nella realtà.
Dario d’Elia