Per il mondo degli eventi è la peggior crisi di sempre: soluzioni per uscirne

Eventi: oltre l'emergenza c'è l'online

Da Run The World a Eventbrite: così il mondo degli eventi getta il cuore oltre l'ostacolo per affrontare la più grave crisi di sempre per il comparto.
Eventi: oltre l'emergenza c'è l'online
Da Run The World a Eventbrite: così il mondo degli eventi getta il cuore oltre l'ostacolo per affrontare la più grave crisi di sempre per il comparto.

Cosa ne sarà del mondo degli eventi? Grandi o piccoli che siano, gli assembramenti sono ormai al bando per tutto l’anno e nessuna azienda può immaginare di poter organizzare un meeting, una presentazione o un qualsivoglia raduno ancora per alcuni mesi. Ne vanno di mezzo grandi aziende, prodotti pronti a sbarcare sul mercato, un grandissimo indotto, aziende di catering, agenzie di comunicazione e molto altro ancora. Eppure una soluzione potrebbe esserci e Run The World è tra i nomi che sta cavalcando questa possibilità.

L’opzione Run The World

Senza scomodare i teoremi di Darwin, visto che a questo punto è più facile parlare di esperienza diretta che non di vecchi postulati, in tempo di cambiamento solo chi si adatta può sopravvivere. Per sopravvivere ai tempi dell’emergenza, fermarsi non è una soluzione. Cambiare, invece, è un dogma che non è sempre facile da interpretarsi. Se però proprio in momenti come questi una startup raccoglie 10,8 milioni di nuovi finanziamenti, proprio nel mezzo di una tempesta perfetta che sta spazzando via i sogni di molte altre piccole iniziative, allora significa che qualcuno ha visto un mare di opportunità laddove altri si sono fermati allo scoglio. Bevy.com e Hopin.to sono due alternative che confermano il fatto che il potenziale ci sia e siano già in molti a cercare la giusta chimica per dar vita ad una proposta nuova in grado di interpretare al meglio la situazione.

Eventi su Run The World

Run The World, infatti, è un gruppo che ha sviluppato una piattaforma online dedicata agli eventi. Non è Meet, non è Zoom, né Teams o altro: Run The World non è pensato per consentire semplicemente una riunione, una videocall o un incontro verbale, ma è immaginato per fare un passo verso l’evento vero e proprio per restituire ai partecipanti quel senso relazionale che serve per dar valore all’incontro.

Run The World porta online le dinamiche proprie di un evento (l’incontro 1-to-1, la presentazione, l’interazione, lo scambio di contatti), creando una piattaforma esaustiva che metta assieme tutto quanto necessario per organizzare il tutto: dalla promozione iniziale agli streaming, passando per l’host e gli inviti, tutto in un solo riferimento che consenta all’azienda di gestire l’intera procedura senza bisogno di altro. Tra le idee più curiose v’è il Cocktail Party, una sorta di “bicchierata e tartine” virtuale ove è possibile passare pochi minuti con ognuno dei partecipanti, in modo quasi casuale, così da avere l’opportunità di scambiare due parole e segnare così la propria posizione relazionale all’interno dell’evento”.

Problema risolto, quindi? Tutt’altro. Sembra del tutto evidente il fatto che Run The World altro non sia se non il più coraggioso e avanzato esperimento in tal senso, ma di spazi di manovra ne esistono ancora molti. Non è infatti pensabile trasferire senza colpo ferire un evento dall’offline all’online, né forse è questa la giusta logica da seguire. Una dimensione ibrida e fatta di commistioni effettive tra online e offline, invece, potrebbe essere la giusta sperimentazione anche in ottica post-emergenziale. C’è dunque spazio per altre idee, altre soluzioni e – chissà – altre opportunità: la creatività, come sempre, è l’arma migliore per reinterpretare il caos dopo uno shock di questa magnitudo.

La prospettiva per il settore oggi è di brevissimo periodo: oggi gli eventi non sono oggi possibili né ipotizzabili; il prossimo autunno si potrà immaginare qualcosa di parziale e contingentato; il prossimo anno si potrà forse immaginare nuovamente un ritorno alla normalità. Ma che normalità sarà? Quanti saranno disposti nuovamente ad investire nei rischi, negli oneri, nei tempi e negli spazi di un (grande o piccolo) evento?

La soluzione di Eventbrite

Eventbrite, altro grande nome del mondo degli eventi, ha risposto all’emergenza raccogliendo invece una serie di risorse a disposizione degli organizzatori, cercando così di far fronte comune per saltare l’ostacolo e arrivare con quanto più equilibrio possibile a quella che sarà la futura ripartenza. Saltano i concerti, saltano i festival, saltano le convention, ma non deve saltare la comunicazione. Altrimenti salta tutto.

Di qui la proposta di collaborare per posticipare, modificare o ricreare l’idea dell’evento tramite Zoom o altri strumenti:

Insieme agli organizzatori di eventi di tutto il mondo, stiamo monitorando la pandemia di COVID-19 mentre evolve. Riconosciamo quanto sia stressante questa situazione e condividiamo le tue preoccupazioni.

In un momento in cui il nostro settore è in seria difficoltà, siamo al fianco di tutti voi e di tutta la più grande community di eventi.

Come partner di esperienze dal vivo, abbiamo ideato queste risorse per supportare il tuo processo decisionale, sia che tu abbia un prossimo evento in arrivo, sia che tu stia pianificando il tuo calendario per il resto dell’anno. Riconosciamo la maggiore necessità di flessibilità in tempi di incertezza e, se la decisione migliore per il tuo evento è quella di spostarlo online o persino di posticiparlo, siamo qui per aiutarti.

Creare un evento è cosa complessa perché va generata quella speciale alchimia che permea le ore e i metri quadri, fino a generare una compartecipazione di corpi e argomenti attorno ad una stessa tematica motivazionale. Così come l’offline ha evidenziato tutti i suoi limiti (spesso sottaciuti), allo stesso tempo l’online non è la panacea per tutti i mali. Una cosa è certa: il mondo degli eventi sta per cambiare, in modo probabilmente definitivo e ancora una volta a cadere saranno i dinosauri che ostinatamente non saranno disponibili ad adattarsi. Lo diceva già Darwin, quindi nessuno può fingere oggi di non averlo capito.

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Pubblicato il
24 mag 2020
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