Roma – La potenza di fuoco del commercio americano ha stregato anche il Cile. Come ha ricordato il presidente americano George W. Bush in una lettera inviata al Parlamento americano nelle scorse ore, il patto commerciale appena stretto dagli USA con il Cile “aumenta la competizione e le opportunità dei consumatori”. Parole che imbellettano un accordo secondo qualcuno addirittura sciagurato, perché esporta il Digital Millennium Copyright Act (DMCA), ritenuto da mezzo mondo una delle peggiori leggi americane degli ultimi dieci anni.
Il Cile acquisisce infatti una serie di appoggi dagli Stati Uniti in cambio di piena lealtà ai principi base del DMCA a cui l’accordo si ispira.
Santiago dovrà quindi occuparsi di perseguire chi oserà realizzare tecnologie che possano essere impiegate per bypassare il copyright detenuto dalle major su software, musica e film. E dovrà punire con severità chiunque oserà commercializzare soluzioni hardware e software che non siano chiaramente destinate ad usi diversi rispetto ad eventuali capacità di superare protezioni poste dall’industria sui propri contenuti e materiali.
La stretta medievale imposta dal Legislatore americano sullo sviluppo tecnologico e sulla libertà di ricerca inizia quindi a far presa sul collo anche dell’America Latina, a pochi mesi dal patto con Singapore che mette al centro il DMCA per lucrare il più possibile sull’import-export di beni e servizi. Un patto già salutato con favore dalle major, dalla Business Software Alliance fino alla Telecommunications Industry Association. E non c’è dubbio che ora si farà a gara per applaudire la decisione cilena di sottostare alle richieste statunitensi.
Se il buongiorno si vede dal mattino, i patti con Singapore e Cile sono destinati ad essere solo i primi di una serie, con buona pace di chi ha fin qui pensato che il DMCA fosse destinato a far danni solo in territorio americano. Chi fino ad oggi avesse vissuto con la testa sotto la sabbia, a questo proposito può farsi una cultura leggendo il dossier della Electronic Frontier Foundation su DMCA & Co, a questo indirizzo: http://www.eff.org/IP/DMCA/ .