Elon Musk ha trovato 12 “amici” nello scontro legale contro OpenAI. Si tratta di ex dipendenti della startup californiana che ritengono la conversazione in azienda for-profit una violazione della missione originale. Le prime udienze in tribunale sono previste a partire dalla primavera 2026.
Causa e controcausa
La mozione in supporto di Elon Musk è stata presentata da Lawrence Lessig (professore di diritto ad Harvard e fondatore di Creative Commons) per conto di 12 ex dipendenti che hanno lavorato per OpenAI tra il 2018 e il 2024. Nel documento depositato in tribunale (PDF) sono elencati gli argomenti a sostegno dell’accusa, ovvero la violazione delle missione originaria.
OpenAI ha avviato la trasformazione in azienda a scopo di lucro, in particolare in una Public Benefic Corporation (PBC). Gli ex dipendenti affermano che OpenAI ha promesso di sviluppare un’intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità. In base alla struttura aziendale attuale, la parte non-profit controlla altre sussidiarie. In seguito alla trasformazione in for-profit verrà meno tale controllo. OpenAI violerà la missione originaria, in quanto lo sviluppo dell’AI avverrà solo per ottenere un profitto (anche a discapito della sicurezza).
Un portavoce di OpenAI ha dichiarato che la parte non-profit non verrà eliminata e che la missione rimarrà la stessa.
Il nostro consiglio di amministrazione è stato molto chiaro. Stiamo trasformando la nostra attuale divisione a scopo di lucro in una società di pubblica utilità (PBC) – la stessa struttura di altri laboratori di intelligenza artificiale come Anthropic – dove ora lavorano alcuni di questi ex dipendenti – e xAI (la startup di intelligenza artificiale di Musk).
L’azienda guidata da Sam Altman ha recentemente ricevuto altri 40 miliardi di dollari, raggiungendo una valutazione di 300 miliardi di dollari. Elon Musk ha cercato di bloccare la trasformazione tramite ingiunzione preliminare, ma la richiesta è stata bocciata dal giudice. Il caso verrà ora discusso in tribunale dalla primavera 2026.
OpenAI ha avviato una controcausa nei confronti di Musk, chiedendo al giudice di impedire qualsiasi azione sleale e illegale contro l’azienda.