Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato nuove restrizioni per l’esportazione di semiconduttori verso la Cina. In base alle nuove regole, che aggiornano quelle in vigore dal 7 ottobre 2022, diventa obbligatorio ottenere una specifica licenza per vendere i chip, come quelli utilizzati per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale generativa. Il ban riguarda anche il design dei processori e i macchinari per la loro produzione.
Ban dei chip IA verso la Cina
Le regole annunciate un anno fa impediscono l’esportazione dei chip più avanzati, tra cui i popolari NVIDIA H100 e A100 usati per l’addestramento dei modelli di IA generativa. Le aziende cinese hanno però aggirato le restrizioni con l’acquisto di versioni meno potenti, tra cui NVIDIA H800 e A800. Il Dipartimento del Commercio ha ora aggiornato le specifiche tecniche per impedire questa scappatoia.
Le nuove regole avranno conseguenze anche per AMD e Intel, ma è chiaro che NVIDIA subirà un impatto maggiore, essendo l’attuale leader del mercato. Nel documento inviato alla SEC (Securities and Exchange Commission) per informare gli investitori, l’azienda californiana scrive che sarà necessaria una licenza per esportare i chip A100, A800, H100, H800, L40, L40S e RTX 4090 in Cina e altri paesi inclusi nella Entity List, tra cui Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Vietnam.
Le restrizioni riguardano anche le aziende che forniscono macchinari per la produzione dei semiconduttori, tra cui Applied Materials, Lam e KLA. L’olandese ASML esaminerà attentamente le nuove regole per valutare l’impatto sul proprio business.
L’obiettivo degli Stati Uniti è impedire alla Cina di usare questi chip avanzati per la produzione di armi e lo sviluppo di sistemi IA per applicazioni militari. In pratica, il governo statunitense deciderà quali chip possono essere venduti in nome della sicurezza nazionale.