Milano – NGI presenta al pubblico il suo piano biennale di investimenti finalizzato all’ampliamento della propria rete xDSL, il cui obiettivo dichiarato è un miglioramento qualitativo dell’offerta. Il primo frutto di questo nuovo corso si chiama F5 Mini, un’offerta ADSL che poco si addice a chi utilizza il broad band per il peer-to-peer.
“F5 Mini – spiega NGI – prevede un solo taglio di banda con velocità di picco di 2048kb/s in downstream e di 256kb/s in upstream con banda minima garantita sia in downstream che in upstream di 128kb/s. La vera novità sta nella limitazione del traffico denominato “Peer to Peer” a 128kb/s in downstream e a 256kb/s in upstream”, dove per “traffico P2P s’intende la banda consumata da applicazioni di file sharing/transfer dove c’è una connessione diretta sulla rete fra gli utilizzatori della stessa applicazione”. Il target sono piccole aziende e utenti residenziali, il canone è di 16,90 euro al mese + IVA.
NGI spiega in dettaglio il proprio progetto, che nei prossimi 24 mesi prevede:
– l’ampliamento del 400% della banda. Dagli attuali 10 link di raccolta 155mbit/s a 38 link di raccolta 155mbit/s
– la banda verso la rete xDSL passerà quindi dagli attuali 1.5gbit/s a oltre 5.8gbit/s
– link diretto in fibra ottica in tutte le 31 aree nazionali di raccolta traffico xDSL
– la distribuzione dei VP avverrà per dominio ATM di competenza
– l’aumento del numero di router di raccolta passando dagli attuali 10 a 38 assegnando un router a ciascun link di raccolta
– l’installazione di un cluster di Cisco SCE 2000 per la classificazione e gestione del traffico permettendo un efficace “QoS & traffic shaping” oltre alla prevenzione e/o rapida risoluzione di attacchi dall’esterno.
“Il piano approvato prima dell’estate e ormai in fase di attuazione, assorbirà grandi investimenti sia in termini monetari che di tempo/uomo” ha spiegato Luca Spada, Amministratore Delegato di NGI, che aggiunge: “Gli sforzi dell’azienda sono rivolti all’ottimizzazione delle latenze sulla rete e un vigoroso aumento della disponibilità di banda”.
“Ormai il P2P – illustra Spada – occupa oltre il 70% del traffico globale della rete. Abbiamo pertanto pensato di rendere trasparente al Cliente la situazione in tempo reale con la pubblicazione di report e grafici circa la banda in upstream e in downstream oltre che operare un QoS (Quality of Service) in presenza di saturazione. Questo permetterà di mantenere una buona funzionalità del traffico latency sensitive (tipicamente voip, netgaming, telnet, ssh, browsing) rispetto al traffico poco pregiato (tipicamente download HTTP, P2P, FTP)”.
“Voglio però ribadire – conclude – che, nell’ottica della neutralità della rete, in nessun caso NGI effettua o effettuerà alcuna discriminazione o censura di traffico tra i propri servizi e quelli di terzi e tra servizi presenti sulla propria rete o su una di terzi, fatti salvi eventuali obblighi di legge”.