Fa miracoli il GSM innestato in Africa

Fa miracoli il GSM innestato in Africa

Uno dei programmi umanitari dell'ONU vuole aumentare la diffusione della telefonia mobile sul continente africano. Ericsson fornirà gratuitamente le attrezzature per il network
Uno dei programmi umanitari dell'ONU vuole aumentare la diffusione della telefonia mobile sul continente africano. Ericsson fornirà gratuitamente le attrezzature per il network

Il progetto umanitario dell’ONU ” Millennium Villages ” ha deciso di concentrare una parte delle proprie risorse per aumentare la diffusione della telefonia mobile sul continente africano. 79 villaggi di almeno 10 paesi saranno collegati alle reti mobili esistenti. La speranza è che la disponibilità di un sistema di comunicazione così evoluto possa migliorare i livelli di educazione e sicurezza sanitaria, nonché dare una forte accelerazione alle economie locali.

“Questa è una tecnologia dal grande potenziale, specialmente nelle aree remote dove la capacità di comunicare è vitale”, ha dichiarato a BBC Jeffery Sachs, Special Advisor dell’ONU.

L’iniziativa specifica del Millennium Villages è sostenuta dall’ Earth Institute della Columbia University e dall’ONU. Secondo uno studio delle Nazioni Unite la sola disponibilità di 10 cellulari ogni 100 abitanti – nelle aree depresse – parrebbe essere in grado di incrementare il prodotto interno lordo di circa lo 0,6%. I Millenium Villages, come riporta l’ONU, “sono situati in località dove il problema della fame non solo è diffuso ma è accompagnato anche dalla mancanza della possibilità di accedere a cure mediche, nonché da gravi carenze strutturali”. Il programma, quindi, punta ad affrontare più questioni, invece che concentrarsi solo su una.

da www.kiwanja.net “Si tratta di un approccio olistico, più che di una strategia basata su una pallottola magica “, ha commentato Sachs. La convinzione di fondo è che le nuove infrastrutture mobili possano migliorare i servizi sanitari, magari con l’istituzione di numeri di emergenza, e anche i giovani, offrendo opportunità professionali e rendendo disponibile l’accesso all’informazione.

La diffusione dei cellulari, secondo l’organizzazione umanitaria Kiwanja.net , permetterà anche di aprire la strada a nuovi business. “Dal primo giorno i taxisti potranno trovare più facilmente clienti”, ha sottolineato Ken Banks della Kiwanja.net. “Le altre persone inizieranno poi a cercare le informazioni di cui hanno bisogno. Il passato ha dimostrato che una volta giunta la tecnologia giusta, molti africani hanno abbastanza capacità imprenditoriali per sviluppare in proprio servizi e soluzioni”.

Le infrastrutture per il progetto funzioneranno rigorosamente a carica solare e saranno fornite gratuitamente da Ericsson. I servizi mobili invece saranno a pagamento e a cura dagli operatori locali. Nella maggior parte dei casi si tratterà di implementare reti 2G, capaci di gestire traffico voce e dati con una velocità massima di 200 kbps. Più che sufficienti per offrire servizi vocali, di informazione giornalistica , ma anche Internet.

“Si tratta di una buona capacità broadband, e quindi con un notebook sarà possibile anche navigare online”, ha dichiarato Carl-Henric Svanberg, CEO di Ericsson. Una buona notizia, insomma, anche per chi si interrogava sulle prospettive di accesso al web del continente africano.

Ma Svanberg è convinto che ci sarà spazio anche per le reti 3G nei paesi dove è presente una regolamentazione adeguata sullo spettro di frequenze. “Comunque il traffico voce è ancora la killer application in molti paesi di sviluppo. Il traffico dati giocherà un ruolo più importante solo fra molti anni”, ha concluso Banks.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
12 set 2007
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