Con l’ esordio sul mercato pubblico dei titoli, Facebook si è aperta una notevole linea di credito nei confronti dei potenziali investitori che, avendo accesso ai suoi dati finanziari, possono con maggiore tranquillità mettere i loro soldi a disposizione dei progetti di sviluppo del social network.
I dati divulgati dal sito in blu sono d’altronde sempre più dettagliati e dopo aver parlato del fatturato registrato negli ultimi anni, ora Facebook ha spiegato quali sono le regioni più redditizie per utenti ed introiti: ai primi posti per advertising ci sono Stati Uniti e Canada (con 179 milioni di utenti), seguiti dall’Europa che rappresenta però il mercato più grande per quanto riguarda gli utenti attivi, 229 milioni.
Ancora prima che l’offerta pubblica iniziale (IPO) si concretizzi, intanto, il sito in blu ha ottenuto 8 miliardi di dollari in finanziamenti e nominato 25 nuovi sottoscrittori tra cui enti finanziari come Citigroup Global Markets, RBC Capital Markets LLC, Wells Fargo Securities e diverse banche minori.
Di questi otto miliardi , 5 costituiscono una nuova linea di credito quinquennale e 3 un prestito a 364 giorni. Il tutto è gestito da un gruppo di banche tra cui JPMorgan Chase, Morgan Stanley, Goldman Sachs Group, Bank of America e Barclays, con un tasso a partire dall’1 per cento più del tasso di interesse interbancario LIBOR fino ad arrivare all’1,25: qualcosa in più , insomma, di quanto ha dovuto pagare per il credito IBM (0,75).
Facebook ha annunciato l’intenzione di investire tali fondi per pagare le azioni vincolate esercitate dai dipendenti, per scopi generali legati al riassetto societario e per prepararsi anche finanziariamente all’IPO, che è di quelle record per un’azienda della Rete.
Claudio Tamburrino