I complottisti di QAnon non sono più i benvenuti su Facebook. Il social network li ha messi al bando, allineandosi così a una decisione già presa dal concorrente Twitter alcuni mesi fa. Via tutte le pagine e via tutti i gruppi dalla piattaforma, così come gli account presenti su Instagram.
Facebook: ban per le pagine e i gruppi di QAnon
È l’ennesimo step di un percorso avviato in agosto con una dichiarazione d’intenti e concretizzatosi poi nel mese di settembre con una prima penalizzazione dei contenuti associati a QAnon e a quelli che il gruppo di Mark Zuckerberg definisce in modo generico movimenti sociali militarizzati.
Oggi arriva l’annuncio del ban definitivo e la promessa di attuare misure di controllo proattivo e preventivo, senza più limitarsi a intervenire in seguito ai feedback ricevuti dagli utenti. Tutto questo in un momento delicato per la politica d’oltreoceano, a poche settimane di distanza dalle Presidenziali USA 2020.
A partire da oggi rimuoveremo le pagine e i gruppi su Facebook così come gli account su Instagram che rappresentano QAnon. Stiamo iniziando a rendere effettiva questa policy aggiornata e a rimuovere i contenuti di conseguenza, ma servirà tempo e continueremo per i prossimi giorni e le prossime settimane. Il nostro team Dangerous Organizations Operations continuerà ad applicarla e a identificare in modo proattivo i contenuti, rimuovendoli subito anziché basandosi sui report degli utenti.
Per chi non ne fosse a conoscenza, la teoria è nella maggior parte dei casi associata ai movimenti dell’estrema destra statunitense: sostiene che Donald Trump, fin dalla sua elezione alla Casa Bianca nel 2016, stia combattendo una battaglia lontano dai riflettori contro il cosiddetto Deep State, un’organizzazione occulta dedita alla cabala, alla pedofilia, al traffico di esseri umani e ad altre nefandezze. Gli adepti QAnon dovranno dunque trovare un’altra piattaforma: Parler?