Il rapporto tra Facebook, privacy e tutela dei minori è sempre stato alquanto controverso. Dopo un recente studio di Consumer Reports dal quale emergeva che oltre la metà dei 20 milioni di minorenni statunitensi iscritti al social network avesse un’età inferiore ai 13 anni, ora Mark Zuckerberg confessa di voler creare un ambiente digitale sicuro e adeguato a chi non ha ancora raggiunto l’età stabilita per iscriversi al sito in blu.
“L’educazione è chiaramente l’elemento più importante che guiderà la crescita dell’economia nel lungo termine”, ha detto Mr. Facebook nel corso di un’intervista.
Il settore dell’ istruzione , dunque, sembra essere un bacino di affari al quale guardare . Ci sono pochi dubbi, infatti, che possa diventare sempre più social nei prossimi anni: “In futuro, il software e la tecnologia permetteranno alle persone di imparare molto dai propri colleghi studenti” sostiene Zuckerberg. Ad esempio, gli studenti potrebbero incontrarsi online per studiare, migliorando in questo modo le proprie performance scolastiche.
Per questo motivo, il fondatore di Facebook vorrebbe permettere ai bambini di socializzare sul social netowork , volontà che, tuttavia, si scontra con il Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), secondo il quale i siti web hanno l’obbligo di respingere le richieste di iscrizione da parte di individui che hanno meno di 13 anni.
Il cortocircuito sembra essere vicino. Da una parte infatti Bret Taylor, CFO di Facebook, rassicura i politici statunitensi sulla sicurezza del sistema di tutela della privacy e dei minori di 13 anni da parte del social network; dall’altra, il CEO della stessa azienda si proclama intenzionato a cambiare le leggi .
“Arrivati a un certo punto, comincerà la lotta”, ammette il 27enne multimilionario proprietario di Facebook. “Se le restrizioni saranno eliminate – continua – inizieremo a studiare per come lavorare”. Possiamo prendere molte precauzioni circa le sicurezza dei più piccoli”.
I progetti di Palo Alto dovranno fare i conti con l’agguerrita opposizione delle associazioni in difesa dei consumatori, tra le quali Consumers Union , impegnata a richiedere la tutela anche per i minori maggiori di 13 anni presenti su Facebook.
Cristina Sciannamblo