Tutti sanno (o dovrebbero sapere) che la quasi totalità dei profitti di Facebook deriva dalle inserzioni pubblicitarie (per questo motivo ha fortemente criticato la funzionalità App Tracking Transparency di iOS 14.5). Signal voleva mostrare agli utenti quali dati personali vengono raccolti attraverso banner di Instagram, ma l’azienda di Menlo Park ha chiuso l’account della software house.
Facebook non vuole la trasparenza
Le inserzioni pubblicitarie personalizzate di Facebook sono basate sulle attività e i dati degli utenti inseriti nel profilo pubblico. Signal ha utilizzato i tool offerti da Istagram per mostrare il funzionamento della piattaforma di advertising. Per attuare l’operazione trasparenza, la software house aveva acquistato alcuni banner per evidenziare in modo chiaro i dati personali raccolti. Facebook non solo ha impedito la pubblicazione delle inserzioni, ma ha anche disattivato l’account di Signal.
Sul blog ufficiale sono stati pubblicati alcuni banner che gli utenti non vedranno mai su Instagram. Come si può leggere nelle inserzioni, Facebook utilizza vari dati personali, tra cui il lavoro svolto, la situazione sentimentale, la posizione geografica e altre informazioni sensibili (un banner svela che l’utente ha avuto un figlio da poco).
Essere trasparenti su come gli annunci utilizzano i dati delle persone è apparentemente sufficiente per essere bannati. Nel mondo di Facebook l’unico utilizzo accettabile è nascondere quello che stai facendo al tuo pubblico.
Facebook ha risposto con questo comunicato:
Questa è una trovata di Signal che non ha mai nemmeno provato a pubblicare effettivamente questi annunci e non abbiamo chiuso il loro account pubblicitario per aver tentato di farlo. Se Signal avesse provato a pubblicare gli annunci, un paio di essi sarebbero stati rifiutati perché le nostre norme pubblicitarie vietano gli annunci che affermano che hai una specifica condizione medica o orientamento sessuale, come Signal dovrebbe sapere.