Si tratterebbe di un ennesimo tentativo fraudolento, architettato nei minimi dettagli da un vero e proprio artista della truffa. Almeno secondo i rappresentanti legali del colosso social Facebook, intervenuti in un documento depositato presso una corte distrettuale di Buffalo.
Lo scammer in questione è Paul D. Ceglia, che nel luglio 2010 aveva denunciato Facebook e il suo CEO Mark Zuckerberg sostenendo di essere il legittimo proprietario dell’84 per cento del popolare sito in blu . Ceglia e Zuckerberg avrebbero infatti siglato un contratto nel lontano 2003, per la cessione del 50 per cento delle azioni (più bonus) dell’imminente progetto chiamato The Facebook .
“Questa causa rappresenta una frode spudorata ed oltraggiosa nei confronti della corte”, hanno spiegato i legali di Facebook al giudice di Buffalo. Lo stesso Paul Ceglia era tornato alla carica nello scorso aprile, presentando in aula una serie di prove definite inconfutabili. Messaggi di posta elettronica, inviati da Zuckerberg al suo ex-collaboratore .
Ma il CEO di Facebook avrebbe incontrato Ceglia una sola volta in un hotel di Boston, discutendo di un progetto estraneo a The Facebook . L’imprenditore di New York avrebbe montato un caso a regola d’arte, essendo già finito nelle mire del procuratore generale Andrew Cuomo per altri tentativi fraudolenti. Il colosso in blu ha dunque chiesto al giudice di annullare il contenzioso.
Stando agli avvocati del social network, Ceglia avrebbe atteso anni prima di far deflagrare il caso, sfruttando l’immensa popolarità acquisita dalla piattaforma in blu . Oltre che cavalcando il clamore suscitato dalla guerra legale tra lo stesso Zuckerberg e i gemelli Cameron e Tyler Winklevoss. Che ci sia abbastanza materiale per un The Social Network 2 ?
Mauro Vecchio