Milano – Più tempo per i propri impegni privati: la decisione presa da Facebook per estendere i congedi familiari è stata comunicata dal COO Sheryl Sandberg sulla propria pagina personale del social network, ed è legata anche all’esperienza personale del braccio destro di Mark Zuckerberg. Ora tutti i dipendenti di Facebook avranno diritto a più tempo per trascorrere a casa giorni e settimane in caso di malattie, lutti o nascite in famiglia .
Secondo la nuova politica annunciata da Sandberg, saranno concessi fino a 20 giorni di congedo con paga piena in caso del decesso di un congiunto diretto del dipendente, fino a 10 giorni in caso di un familiare non appartenente al nucleo primario. Anche in caso di malattia si potranno ottenere 6 settimane pagate ogni 12 mesi, o più semplicemente 3 giorni di permesso nel caso in cui un figlio sia influenzato . Questo estende i termini precedenti, e si somma alla politica già in vigore relativa alla maternità (o paternità), quattro mesi di congedo, che nel panorama statunitense delle aziende private sono una rarità: lo stesso Mark Zuckberg ne ha approfittato alla nascita di sua figlia, con due mesi di congedo per stare accanto alla moglie.
In generale le aziende di Silicon Valley sono quelle che garantiscono maggiori benefit sul piano dei congedi e dell’assistenza ai bisogni familiari: tra coperture assicurative estese e numero di giorni di ferie (in alcuni casi si arriva addiritttura a non esserci un tetto – in teoria – ai giorni di ferie annuali disponibili), chi è assunto da uno dei grandi marchi del’IT di solito gode di un trattamento migliore anche sul piano economico . Facebook oggi si pone praticamente davanti a tutti in questo campo.
Sandberg ha anche spiegato che questa nuova iniziativa di Facebook è frutto della sua esperienza personale: il COO ha perduto il marito due anni fa, e nonostante il suo ruolo cruciale nella gestione di una grande azienda ha potuto godere di una certa flessibilità nei mesi successivi il suo lutto per gestire le faccende personali. “Le persone dovrebbero avere la possibilità di lavorare e di essere presenti per le proprie famiglie: nessuno dovrebbe essere costretto a fare dei compromessi”: in conclusione Sandberg auspica che altri seguano l’esempio di Facebook, il che costituirebbe una buona notizia per i lavoratori.
Luca Annunziata