Ultime novità dal più esteso ecosistema social, a quasi un anno dal lancio della piattaforma che avrebbe dovuto sfidare il gigante della distribuzione online Amazon. Facebook dice addio alle offerte di Gifts , rinunciando alla vendita di beni fisici con la collaborazione di grandi catene come Starbucks. Dal caffè agli animali di pezza, il sito in blu si era lanciato nella distribuzione di regali tra milioni di amici.
Con un volume di vendite insoddisfacente – di circa 5 milioni di dollari i guadagni registrati dal social network tra Gifts e la feature User Promoted Posts – Facebook ha deciso di concentrarsi sulle semplici carte regalo con la possibilità di acquistare un codice (buono) da spendere nelle varie catene partner che hanno ricevuto apprezzamenti (like) da parte degli stessi utenti social.
Lo sviluppo della piattaforma, poi, non si arresta e anzi la direzione intrapresa pare sorridere alla possibilità di adattare alle esigenze extra-network gli strumenti già esistenti: garantendo però la privacy e la trasparenza delle operazioni. Precedentemente noto come Facebook Connect, lo strumento di login ideato a Menlo Park ha facilitato le operazioni di collegamento degli utenti alle app installate sui vari dispositivi mobile. La piattaforma californiana ha ora annunciato una serie di migliorie tecniche che obbligheranno tutti gli sviluppatori terzi a richiedere un esplicito consenso prima della pubblicazione di contenuti sulle timeline .
Con più di 850 milioni di collegamenti ogni mese – con l’integrazione dell’81 per cento delle prime 100 app su iOS e del 62 per cento di quelle su Android – le operazioni di login saranno più chiare e trasparenti per la sicurezza degli utenti in blu.
Sulla scia di Twitter, il social network da oltre 1 miliardo di amici ha infine definitivamente implementato l’opzione che permetterà ai suoi utenti di procedere con l’embedding dei post all’interno di siti d’informazione o blog personali. Dopo aver lanciato gli hashtag , il social network californiano corre alla ricerca di nuovi click con gli strumenti tipici del tecnofringuello.
Mauro Vecchio