Prende forma quel che Facebook ha battezzato Comitato per il controllo, un’entità indipendente il cui obiettivo è affrontare alcune tra le questioni più difficili sul tema della libertà di espressione online stabilendo cosa può comparire sul social network, cosa invece rimuovere e per quali motivi. Un’iniziativa messa in campo ormai circa un anno e mezzo fa e che ora arriva a concretizzarsi.
Facebook: i primi membri del Comitato per il controllo
Annunciati oggi i primi 20 membri (saranno poi 40 in totale) che ne fanno parte. Provenienti da ogni angolo del mondo, eccoli: Katherine Chen (docente presso l’Università Governance Nazionale di Taiwan), Julie Owono (direttore esecutivo di Internet Sans Frontières), Jamal Greene (docente presso la Columbia Law School), Catalina Botero-Marino (preside della facoltà di diritto della Universidad de Los Andes), Endy Bayuni (senior editor e membro del consiglio di amministrazione del Jakarta Post), Michael McConnell (docente e direttore del Constitutional Law Center presso la Stanford Law School), Nighat Dad (fondatrice della Digital Rights Foundation), Afia Asantewaa Asare-Kyei (program manager presso l’Open Society Initiative for West Africa), András Sajó (preside fondatore del Department of Legal Studies, Central European University), Tawakkol Karman (vincitrice del premio Nobel per la pace), Nicolas Suzor (docente presso la Facoltà di Giurisprudenza della Queensland University of Technology), Alan Rusbridger (preside del Lady Margaret Hall di Oxford), Sudhir Krishnaswamy (vicerettore e docente di diritto presso la National Law School of India University), Maina Kiai (direttore del programma Global Alliances and Partnerships di Human Rights Watch), Helle Thorning-Schmidt (ex primo ministro della Danimarca), Emi Palmor (avvocatessa e docente presso Interdisciplinary Center Herzliya di Israele), John Samples (vicepresidente del Cato Institute), Pamela Karlan (professore presso Stanford Law School), Ronaldo Lemos (docente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università statale di Rio de Janeiro) e Evelyn Aswad (docente presso la University of Oklahoma College of Law).
Qui sopra la distribuzione in termini di provenienza geografica dei primi membri annunciati. Tra i compiti non semplici dell’Oversight Board, operativo entro quest’anno, anche quello di pronunciarsi su temi delicati come privacy, sicurezza degli utenti ed hate speech. Il suo raggio d’azione arriverà a interessare anche Instagram, piattaforma ormai da diversi anni controllata da Facebook.
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L’attività del Comitato per il controllo sarà sostenuta economicamente da un fondo da 130 milioni di dollari a cui non contribuisce il gruppo di Mark Zuckerberg. I suoi membri potranno essere confermati per un massimo di tre incarichi ognuno dalla durata pari a tre anni. Il CEO e gli altri vertici della società si sono impegnati ad accettare e applicare le decisioni prese anche se in disaccordo. Ogni pronunciamento verrà reso pubblico, nel nome della trasparenza e gli utenti avranno la possibilità di fare ricorso.