Facebook, commenti per tutti

Facebook, commenti per tutti

Il plugin su siti terzi ampliato con nuove opzioni. Un commento per domarli tutti?
Il plugin su siti terzi ampliato con nuove opzioni. Un commento per domarli tutti?

Facebook ha inaugurato un sistema aggiornato di plugin per commenti su siti terzi.

Anche su siti diversi dal social network in blu era già diventato comune imbattersi nella possibilità di effettuare il login con il proprio account Facebook per commentare un articolo o un contenuto in generale: il nuovo sistema è stato ora esteso in prova a nuovi siti Web ed editori, tra cui GigaOM , TechCrunch e The Economist , e integrato con nuove opzioni.

Gli utenti della piattaforma di commenti Facebook possono scegliere di lasciare un commento solo su un sito, oppure di postare il commento sul proprio profilo insieme ad un link che indirizza al contenuto.
Il sistema funziona in maniera biunivoca: si può decidere di far figurare anche nella pagina originaria del contenuto anche i commenti effettuati dai propri amici al link che si è scelto di postare sul profilo.

Un’ulteriore novità viene dal fronte della moderazione: per gli utenti vi è la possibilità di notificare eventuali contenuti inappropriati, mentre un algoritmo penserà a stabilire la rilevanza con cui catalogare i diversi commenti (mettendo in evidenza quelli dei propri contatti) e ad eliminare lo spam.
Più controllo ottengono anche gli amministratori dei siti terzi, che attraverso una dashboard hanno la possibilità di rendere visibili per default i commenti di tutti, oppure di limitare la visibilità agli amici degli autori o agli amici degli amici. Dalla dashboard, inoltre, possono gestire il sistema di moderazione interno al sito .

Facebook dice che per integrare nel proprio sito il sistema basta una semplice riga di codice, ma a giudicare dai primi commenti degli sviluppatori vi sarebbe stato qualche problema tecnico nell’ottenerlo.

La possibilità di vedere eventuali amicizie comuni, di commentare con il proprio nome (una vera e propria nemesi per i troll), la moderazione, nonché il fatto che il sistema può funzionare anche facendo login con un account diverso da Facebook, sembra voler rivitalizzare (se non addirittura rivoluzionare) il mondo dei commenti online, in diretta concorrenza con i sistemi offerti da WordPress e altre piattaforme.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
2 mar 2011
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