Oggi Facebook torna sui quotidiani statunitensi con un nuovo messaggio a tutta pagina dal titolo piuttosto esplicativo, “Apple contro l’Internet libero”, a 24 ore di distanza da quello comparso su New York Times, il Wall Street Journal e il Washington Post. La finalità è sempre la stessa: prendere di mira la nuova policy che il gruppo di Cupertino vuol introdurre nel nome della trasparenza e della tutela della privacy.
Facebook torna sui giornali USA per attaccare Apple
In estrema sintesi, le regole consentiranno agli utenti di impedire che senza il loro esplicito consenso possa essere effettuato il monitoraggio dell’attività svolta online e all’interno delle app con scopi di profilazione e advertising. Insomma, meno inserzioni pubblicitarie personalizzate per chi non vuol condividere le informazioni che lo riguardano con il social network e i suoi partner. Un cambiamento che secondo Mark Zuckerberg si rivelerà devastante per i business che fanno leva sulle campagne di marketing in modo da far conoscere i loro prodotti e servizi, per attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli già acquisiti.
… molti nella comunità dei piccoli business ritengono che il cambiamento sarà devastante anche per loro, in un momento che già li vede dover far fronte a sfide enormi.
La replica della mela morsicata non si è fatta attendere molto. Il riferimento è all’introduzione dell’App Tracking Transparency nel sistema operativo iOS 14 nonché alla volontà di tutelare la privacy e la libertà di scelta degli utenti come priorità assoluta.
Crediamo che si tratti della semplice questione di difendere i nostri utenti. Gli utenti dovrebbero sapere quando i loro dati sono raccolti e condivisi attraverso le altre applicazioni e siti Web, dovrebbero avere la scelta di permetterlo o meno. App Tracking Transparency in iOS 14 non chiede a Facebook di cambiare il suo approccio nel tracciare gli utenti e nel creare inserzioni pubblicitarie personalizzate, semplicemente chiede di dare gli utenti una scelta.