È uno scontro fra titani quello che vede oggi Facebook schierarsi apertamente contro Apple per questioni riguardanti una novità già pianificata dalla mela morsicata e relativa al sistema operativo iOS. Al centro della questione le modalità di l’impiego delle informazioni degli utenti con finalità di advertising.
FB sulla carta stampata per protestare contro Apple
Gli sviluppatori dovranno obbligatoriamente chiedere e ottenere dai diretti interessati il permesso esplicito per raccogliere le informazioni che li riguardano e per il tracciamento della loro attività online così come all’interno delle applicazioni (anche quelle di iPadOS). Un cambiamento che stando alla roadmap iniziale avrebbe dovuto fare il suo esordio già nel mese di settembre, posticipato poi fino all’inizio del 2021 in conseguenza alle manifestazioni di dissenso giunte un po’ da ogni parte tra le software house e chi gestisce i circuiti di advertising. È probabile che in molti sceglieranno la possibilità di opt out, rinunciando alle inserzioni personalizzate.
Da una parte c’è dunque la volontà manifestata dal gruppo di Cupertino di tutelare la privacy degli utenti, garantendo loro il pieno controllo sui dati che li riguardano. Dall’altra la necessità sottolineata da FB di non compromettere l’attività di coloro che fanno leva sulle pubblicità online per raggiungere e fidelizzare i clienti. Il social network si schiera dalla parte dei piccoli business e lo fa con un messaggio a tutta pagina comparso oggi su tre dei principali quotidiani statunitensi: il New York Times, il Wall Street Journal e il Washington Post. Lo riportiamo di seguito in forma tradotta.
In Facebook, le piccole attività sono al cuore del nostro business. Oltre 10 milioni di aziende utilizzano i nostri strumenti pubblicitari ogni mese per trovare nuovi clienti, assumere dipendenti e interagire con le loro comunità. Molti tra i piccoli business hanno condiviso preoccupazioni in merito all’aggiornamento software forzato da Apple che limiterà per loro la possibilità di distribuire inserzioni personalizzate e raggiungere i clienti in modo efficace.
I’m pretty certain #Facebook is fighting #Apple to retain access to personal data. #PID #privacy. #fullpagead #wsj pic.twitter.com/029WwaGSs0
— Dave Stangis (@DaveStangis) December 16, 2020
A sostegno della propria testi, Facebook cita uno studio secondo cui la profilazione degli utenti con finalità di marketing ha consentito a molti imprenditori di affrontare gli ultimi difficili mesi martoriati dalla pandemia. Impedirlo significherebbe assestar loro un duro colpo.
Il 42% delle piccole e medie imprese ha iniziato a incrementare l’utilizzo delle inserzioni personalizzate sui social media durante la pandemia, secondo un nuovo studio di Deloitte. Senza le pubblicità mirate, i dati di Facebook mostrano che le realtà più piccole andranno incontro a una riduzione del 60% nelle vendite per ogni dollaro investito. Se è vero che limitare la possibilità di ricorrere alle inserzioni personalizzate può avere un impatto su società grandi come noi, questi cambiamenti saranno devastanti per i piccoli business, aggiungendosi alle tante sfide che stanno già affrontando. Le aziende più piccole meritano di essere ascoltate. Noi vi ascoltiamo e siamo dalla vostra parte.
Online per l’occasione anche il sito fb.com/SpeakUpForSmall che raccoglie testimonianze e voci di protesta.
La policy di Apple può limitare la vostra abilità di utilizzare i vostri stessi dati per mostrare inserzioni personalizzate alle persone che potrebbero essere interessate al vostro business.
Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo non si segnalano repliche da parte del gruppo di Cupertino.