Mark Zuckerberg ha il controllo unilaterale di oltre 3 miliardi di persone. Questa è l’affermazione fatta da Frances Haugen davanti ai membri del Parlamento del Regno Unito. La ex dipendente di Facebook ha aperto il vaso di Pandora, svelando i segreti dell’azienda di Menlo Park al Wall Street Journal. Da ieri un consorzio di 17 testate giornalistiche statunitensi ha iniziato a pubblicare altri documenti forniti dalla Haugen, ora noti come Facebook Papers.
Facebook è un pericolo per gli utenti
Dopo aver parlato al Congresso degli Stati Uniti, Frances Haugen è stata convocata nel Regno Unito per discutere delle strategie di business messe in atto da Facebook per incrementare i profitti. Secondo la ex Product Manager, i dirigenti dell’azienda di Menlo Park hanno volutamente ignorato le segnalazioni degli stessi dipendenti. L’algoritmo del social network è stato modificato appositamente per aumentare la diffusione di contenuti che dovrebbero essere vietati, come quelli che incitano all’odio e alla violenza.
Nonostante le dichiarazioni pubbliche di Facebook, ancora oggi ci sono numerosi Gruppi che diffondono contenuti estremi o teorie cospirazioniste. La Haugen ha sottolineato per l’ennesima volta il pericolo rappresentato da Instagram per gli utenti più giovani. Secondo la ex dipendente, il social network crea danni irreparabili alla salute mentale dei giovanissimi (Facebook ha recentemente sospeso il lancio della versione Kids).
In seguito alla divulgazione dei documenti e alle sue testimonianze, la Haugen spera che i governi e le varie autorità intervengano al più presto per impedire a Facebook di operare solo per gli interessi degli azionisti e non per gli interessi delle persone.
Un portavoce di Facebook ha dichiarato:
Al centro di queste storie c’è una premessa che è falsa. Sì, siamo un’azienda e facciamo profitti, ma l’idea che lo facciamo a discapito della sicurezza o del benessere delle persone fraintende dove risiedono i nostri interessi commerciali. La verità è che abbiamo investito 13 miliardi di dollari e abbiamo più di 40.000 persone per fare un lavoro: proteggere le persone su Facebook.