Presto o tardi doveva succedere: Facebook Dating ha aperto i battenti negli Stati Uniti in queste ore e presto o tardi potrebbe quindi arrivare anche in Italia (la promessa è che possa aprire i battenti in Europa ad inizio 2020). Così come precedentemente annunciato da Mark Zuckerberg, il social network è ora pronto al grande salto: non solo amicizie, non solo condivisioni, ma ora Facebook è pronto anche a diventare piattaforma utile per conoscere la persona della propria vita.
Focus fondamentale su cui il progetto è stato progettato: la privacy. In questo caso, però, il concetto di privacy ha duplice valenza: non soltanto una questione di alto profilo legata alla gestione dei dati affidati al network, ma anche la massima riservatezza relativa a quelle informazioni che potrebbero generare imbarazzo e incidenti di percorso nella vita quotidiana dell’utente.
Facebook Dating
L’intero processo si basa su un principio fondante: Facebook Dating è accessibile soltanto dagli account con cui non si ha un rapporto di amicizia. Ognuno può inoltre ampliare la portata del limite, chiudendo l’accesso anche agli amici dei propri amici. Così facendo, Facebook cerca di offrire un servizio che di fatto è complementare all’amicizia stessa: laddove non saranno i propri conoscenti a farci conoscere una potenziale anima affine, ci penserà il social network.
Questione di “matching“: sebbene il processo non sia chiaro (se sono imperscrutabili le vie dell’amore, figuriamoci quelle degli algoritmi), è evidente come il social network cercherà di far combaciare i differenti profili partendo dagli elementi in comune, dalle comuni passioni, dalle comuni affinità. Avendo a disposizione un gran numero di dati di ogni singolo utente, Facebook è in linea teorica nella migliore delle condizioni per poter suggerire un profilo che possa piacere, con cui si possa interagire e con cui magari dare il via ad un qualcosa di più di una semplice amicizia online. Spostamenti, locali, frequentazioni, musica ascoltata, eventi: i dati di cui il social network è in possesso – geotag dopo geotag, like dopo like – sono elementi estremamente preziosi per arrivare a capire dove e quando possa esserci una qualche affinità elettiva da mettere alla prova.
L’integrazione tra i profili Facebook e Instagram consentirà di estendere la community degli utenti da escludere dalla propria cerchia di dating e permetterà inoltre di portare nel proprio account dedicato immagini, video e Storie che possano essere utili a tratteggiare la propria immagine.
Il più grande dei social network è sicuramente la miglior piazza per consentire alle persone di incontrarsi e di conoscersi. La bontà del progetto, e la sua capacità di scalzare Tinder o altri servizi, dipenderà in gran parte dal modo in cui sarà implementato, dalla bontà dei profili caricati e dall’efficacia del matching tra gli account.
Non si tratta di un esperimento semplice, ma al tempo stesso potrebbe dare a Facebook grandi soddisfazioni. Potrebbe infatti ridare lustro ad un social network la cui età media è andata alzandosi nel tempo, potrebbe incoraggiare la gestione dei propri profili (arricchendo così i flussi di informazioni sul network) e potrebbe inoltre aprire nuovi mercati finora inesplorati. Il social network che ha creato un nuovo modo di intendere il concetto di amicizia, insomma, vede ora nuove opportunità anche nella dimensione online dell’innamoramento.
Facebook Dating inizia oggi il proprio percorso, limitando l’accesso a pochi paesi al mondo e solo agli utenti maggiorenni.