Nel tentativo di ridurre la confusione generata da quanto pubblicato sulla piattaforma, Facebook sta per introdurre nuove etichette da appiccicare a post e pagine: tra queste, una è destinata ai contenuti riconducibili alla satira. Esiste forse qualcosa di peggio di chi vuol spiegare una battuta?
Più chiarezza sul social: nuove etichette per FB
L’annuncio fa riferimento a un esordio immediato, con la fase di test che coinvolge in un primo momento solo gli USA, ma come sempre accade in questi casi il rollout è destinato a raggiungere più avanti tutti i territori. Altre etichette previste sono quelle destinate ai pubblici ufficiali e alle pagine dei fan.
A partire da oggi negli Stati Uniti diamo il via al test di un modo per fornire alle persone un maggiore contesto a proposito delle pagine che stanno vedendo. Inizieremo applicando gradualmente etichette come “Pubblico ufficiale”, “Pagina fan” o “Pagina di satira” ai post nel News Feed, così che le persone possano meglio capire da chi arrivano.
Starting today in the US, we’re testing a way to give people more context about the Pages they see. We’ll gradually start applying labels including 'public official,' 'fan page' or 'satire page' to posts in News Feed, so people can better understand who they’re coming from. pic.twitter.com/Bloc3b2ycb
— Meta Newsroom (@MetaNewsroom) April 7, 2021
La volontà è quella di aiutare gli utenti a comprendere la reale natura di una condivisione. Dopotutto, può accadere a chiunque di scivolare su una buccia di banana: anche all’ex Presidente USA, che nell’ottobre scorso ha dato in pasto ai propri follower un post di Babylon Bee, ritenendolo autentico. Il portale è noto oltreoceano come “l’alternativa conservatrice a The Onion” e impegnato quotidianamente nella pubblicazione di notizie palesemente false, irridenti.
Ben fatto, Facebook: finalmente sarà chiara a tutti la differenza tra satira, informazione e disinformazione. Capito, amici di Lercio?
P.S.: gli studenti impegnati nella didattica a distanza non stanno davvero scrivendo “Abbasso la scuolaaaa” nei bagni di casa.