Il valore di una fan page è dato dai contenuti che – più o meno esplicitamente – gli utenti Facebook inseriscono nel proprio profilo, e dall’email che, come può comprendere chiunque si trovi a dover combattere con lo spam nella propria casella di posta, è un’informazione commercialmente ambita. Così numerosissimi gruppi fanno la corsa agli utenti per poi passare ad un mercato alternativo: a monitorare il mercato che si è creato intorno a queste pagine è stato il blog News And Trick , che segue da tempo la vicenda e che ha carpito una sorta di listino dei prezzi, che risultano variare a seconda della specificità del target di mercato inquadrato nella pagina in vendita: un generico “Tot fan entro entro x” verrebbe retribuito in media con 0,002 euro a profilo , mentre un target più circoscritto (una fascia di età, un genere musicale ecc.) può far lievitare il prezzo fino a 0,1 euro a fan .
Citando qualche esempio scovato dal blog su un forum che si occupa della compravendita di pubblicità su FaceBook, il gruppo “Nessuno ha ancora capito cosa ha di strano questo PUFFO” è stato venduto partendo da una base d’asta di 50 euro, mentre “FERMIAMO IL MASSACRO DELLE BALENE – SERVONO 10.000.000 DI ISCRITTI!!!” ha mosso i sentimenti di oltre 235 mila utenti ed è stato messo in vendita partendo da 100 euro (e battuto il 19 aprile presumibilmente su valori ancora più elevati).
A questo punto non sorprenderà sapere che dietro alle fan page del social network in blu possono nascondersi truffe o tecniche di phishing. Potrebbe però soprendere scoprire il valore che esse possono raggiungere: come detto, è in corso una gara a fare numero con gli stratagemmi più vari, dagli indovinelli ai vari “Questa pagina avrà più fan di…”, il tutto per raggruppare più profili possibile in un dato periodo di tempo. Poi, a volte, la pagina sarà venduta al miglior offerente. Ciclicamente, gli stessi gestori del social network in blu pensano a far pulizia disattivando le pagine sospettate di questa pratica (spesso su segnalazione degli utenti più smaliziati ).
Scammer e spammer hanno gioco facile nello sfruttare la pervasività di Facebook e in particolare la sua capacità di – è il caso di dirlo con doppio senso – far finire nella Rete persone che normalmente non si collegherebbero se non saltuariamente, e che proprio per questo sono più digiuni dei pericoli che si possono annidare online.
Se la pratica di inviare agli utenti Facebook false email in cui si cercava di convincerli che la propria password era stata resettata ed occorreva rimpostarla era già stata messa in evidenziata dagli esperti di sicurezza McAfee, i raggiri perpetrati via social network assumono le forme più varie. Un classico è “Facebook a pagamento”: dietro il gruppo “UFFICIALE FACEBOOK A PAGAMENTO DAL 1 MAGGIO 2010! ECCO COME EVITARLO!!!” (ad oggi 473 membri, ma con un picco di oltre 380 mila persone) si nasconderebbe secondo l’autore di News and tricks una sorta di raggiro: nel testo dell’appello è contenuto un indirizzo di un sito in odore di scam , che conterrebbe le indicazioni per rendere il social network gratuito per sempre e che chiede l’inserimento del proprio cellulare (per verificare l’autenticità del profilo, si capisce) e che rimanda ad uno di quei servizi di abbonamento per le suonerie e wallpapers (con un modico abbonamento di 5 euro a settimana).
In generale, invece, quello che fanno le fan page incriminate è vero e proprio data mining , l’attività per cui si ottengono dati relativi a utenti particolarmente “innocenti”, che senza pensarci due volte rendono accessibile email e altri contatti che hanno un certo valore per spammer e marketing.
Oltre alle fan page, poi, sono anche i profili – ovviamente falsi e solitamente di bella presenza – ad avere un appeal economico e ad essere venduti per un prezzo che arriva in media a circa 0,01/0,02 euro ad amico . Accanto agli annunci di vendita anche i suggerimenti per i possibili utilizzi: incrementare il numero di fan alla vostra pagina, gli utenti di un gruppo, oppure aumentare le visite ad un sito linkandolo nelle bacheche.
Claudio Tamburrino